La radiografia di Amadou Diawara, il nuovo azzurro presto anche Under 21 italiano
Ieri è stato il giorno di Amadou Diawara al Napoli. Il centrocampista guineano classe 97 ha svolto le visite mediche a Castel Volturno per il club azzurro. Poi diventerà ufficialmente un nuovo rinforzo per la mediana di Maurizio Sarri. Operazione dunque conclusa con il Bologna: 15 milioni di euro, bonus compresi, e per il giocatore è pronto un quinquennale. Diawara arriva a Napoli al termine di una trattativa che sembrava infinita. Prima il corteggiamento da parte degli azzurri che sembravano in grado di chiudere subito l’operazione, poi l’inserimento della Roma che avrebbe voluto consegnare il guineiano a Spalletti prima ancora del preliminare di Champions. Intanto il giocatore ci ha messo del suo: non si è presentato a Bologna dopo le canoniche vacanze estive, diventando a tutti gli effetti un vero e proprio caso, di mercato e non. Alla fine però il giocatore ha ottenuto quello che voleva: lasciare Bologna ed approdare in una piazza importante in grado di mettere in luce le sue qualità. Ha 19 anni ma il carisma e la personalità non gli mancano proprio. Nel Napoli potrebbe diventare il vice Jorginho, regista più di lotta che di governo rispetto all’italo-brasiliano, con il quale però condividerebbe l’ambizione di giocare con la maglia della Nazionale italiana. Pur essendo nato in Guinea, infatti, Amadou Diawara – che in Italia fu scoperto da Pantaleo Corvino – culla il sogno di vestire la maglia azzurra della Nazionale. Le pratiche per il passaporto italiano sono già avviate e si aspetta solo l’ok per poter ambire alla prima convocazione da parte di Di Biagio per l’Under 21 se non addirittura da Ventura. Con il Bologna nella scorsa stagione è stata una delle rivelazioni del campionato collezionando ben 35 presenze tra campionato e coppa Italia. Siccome è un 97 non occuperà alcuno slot nella lista dei 25 che il Napoli deve consegnare per la prossima stagione, cosa che per certi versi potrebbe voler dire che gli azzurri non si priveranno obbligatoriamente di Valdifiori, che intanto continua a piacere al Torino.
Fonte: Il Mattino