DELA ha mantenuto le promesse, ora tocca a Sarri il pallino del gioco

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Dopo il trionfo col Frosinone e la notte magica di “Giudain”, Aurelio De Laurentiis tirò una frecciata non da poco a Maurizio Sarri. Detto in altre parole, il presidente del Napoli “avvisò” il tecnico: «Io i giocatori te li prendo, poi sono cavoli tuoi perché devi farli giocare tutti». Una frase detta col sorriso e in un clima di festa, che però nascondeva una grande verità e un monito sicuramente serio. Il Napoli nella scorsa stagione ha fatto grandissime cose, ma è anche vero che Sarri ha avuto la grande fortuna di non avere infortunati, e quindi ha utilizzato, di fatto, sempre la stessa formazione. Giusto quei tre cambi a partita (quasi sempre gli stessi) che hanno portato a non più di 14 i calciatori utilizzati dall’allenatore azzurro. Troppo pochi, anche perché la Champions League si avvicina e la musica deve cambiare.

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LO SA BENE SARRI, che ha visto il presidente De Laurentiis mantenere la promessa. Magari il tecnico avrebbe anche potuto “giustificarsi” parlando di una rosa qualitativamente non all’altezza dell’undici titolare. Con questo calciomercato (che ancora deve finire) il Napoli ha invece migliorato e non di poco la panchina. In difesa è arrivato Tonelli, che con Chiriches porta a due le alternative di livello in difesa. A centrocampo è arrivato Zielinski, un talento che meriterebbe anche il posto da titolare. È partito David Lopez, ma arriverà l’altro gioiellino Rog, e in rosa c’è ancora Grassi che da quando è arrivato nemmeno ha debuttato (a proposito di Sarri…) e che quindi va considerato un nuovo acquisto. Non vanno dimenticati i Valdifiori, Maggio e Strinic, che lo scorso anno, come anche la critica ha più o meno unanimemente considerato, sono stati trascurati troppo.

Fonte: Il Roma

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