Sasà Campilongo: “Vi spiego come lavora Sarri, lo conosco bene”

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Le prove generali con il Nizza, in attesa del prossimo test con il Monaco, hanno confermato pregi e difetti di una squadra ancora da perfezionare, collaudata sul piano del gioco ma bisognosa di ulteriori innesti. Mercato in testa e campionato in arrivo. Poco più di due settimane all’inizio della serie A, con il Napoli alle prese col problema attaccante e non soloPesa l’assenza di Higuaìn, così come il colpevole ritardo accumulato dalla società, ancora a caccia dell’erede giusto. Pensieri espressi e condivisi da Salvatore Campilongo, collega e grande estimatore di Maurizio Sarri:

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Quale sarebbe la soluzione migliore per rimpiazzare Higuaìn? «Sull’intera vicenda mi sono fatto un’idea piuttosto chiara: il Napoli si è mosso troppo tardi e adesso è con l’acqua alla gola. Sapeva che Higuaìn sarebbe andato via ma non si è mosso in tempo. Adesso le altre squadre sparano cifre folli per i loro giocatori, ovviamente basandosi sulla grande disponibilità economica e sulle esigenze tecniche della squadra. Il Presidente paga la scelta di voler fare tutto da solo, senza l’ausilio di dirigenti di una certa esperienza».

Gabbiadini non rappresenta un’alternativa concreta?«Parliamo di un calciatore bravissimo ma non può reggere da solo il peso dell’attacco, serve un centravanti vero. Non dimentichiamoci che il Napoli quest’anno dovrà misurarsi su palcoscenici importanti anche a livello europeo, dunque ha bisogno di giocatori con determinate caratteristiche, gente come Mandzukic o Gomez, attaccanti abituati a venire incontro e a lavorare anche per i compagni».

Le prove con Mertens falso nueve rappresentano una concreta volontà di cambiamento oppure restano semplici esperimentiConosco bene Maurizio, lui è abilissimo nel preparare più soluzioni ma credo prediliga una prima punta con altre peculiarità. È giusto provare soluzione di questo tipo, magari da adottare a gara in corso o contro determinati avversari ma l’idea di base non cambia. In tal senso, escluderei l’arrivo di Jovetic, troppo discontinuo e poco utile nello scacchiere tattico dell’allenatore partenopeo».

Capitolo portiere: puntare su Sepe come vice Reina o andare dritti su Sportiello?«Sepe merita una chance, senza dubbio, ma il Napoli deve ragionare anche in ottica futura. Forse Reina non offre garanzie sufficienti, dunque un numero uno lo prenderei a prescindere ma Sportiello non mi convince  moltissimo».

Tanti soldi da investire, grazie alla cessione di Higuaìn e ai proventi assicurati dalla Champions: come andrebbero sfruttate queste risorse? «Sarebbe opportuno migliorare la rosa nel suo complesso, senza lasciarsi ingolosire dalla voglia di piazzare il colpo da novanta in attacco. Prenderei un difensore centrale e un centrocampista di livello. Completerei l’attacco con Nicola Kalinic, un attaccante che per caratteristiche ricorda molto Higuaìn».

Fonte: Il Roma

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