Il Mattino: ” Il figliol prodigo è pronto a lasciare l’Argentina e a piombare in Val di Sole”. Segnali di distensione da Nicolas

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L’argentino non ha ancora comunicato il suo orario di arrivo, al contrario di Giaccherini, Insigne e Mertens, attesi proprio per lunedì, né tantomeno il piano di viaggio dall’Argentina, ma ormai i segnali che sono stati inviati dall’entourage familiare dall’attaccante al club azzurro sono di emanuele-giaccherini-distensione: il fratello-manager del Pipita, dopo le dichiarazioni da Rodomonte di inizio mese, si prepara a tendere la mano al patron della Filmauro. Una marcia indietro clamorosa, forse persino inattesa: la volontà, probabilmente, di far pace con il Napoli e di continuare a giocare con la maglia azzurra. Ma cosa deciderà De Laurentiis? Il presidente con i suoi giocatori ha un cuore tenero e forse questa brutta e oscura storia finirà davvero come nelle favole. Il prolungato silenzio di Nicolas e Jorge, rispettivamente fratello e papà di Gonzalo, ha fatto sorgere il dubbio che gli Higuain nascondessero qualche colpo a sorpresa. Ma a quanto pare, non sarà così. Se non arrivasse in ritiro, chiaro che a questo punto scatterebbe il pugno di ferro, nel senso di salatissime multe. Un forfait che, sinceramente, sarebbe stato inspiegabile. Nicolas Higuain non ha mai messo in dubbio il ritorno a Napoli del Pipita: ha parlato di inadeguatezza del progetto, di promesse non mantenute e del fatto che non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2018. Ma mai, neppure per un momento, ha manifestato i suoi dubbi sul volere rispettare il vincolo contrattuale che tiene legato il Pipita al Napoli.

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Il presidente del Napoli calcio Aurelio De Laurentis oggi, 4 luglio 2012, al suo arrivo in via Rosellini, a Milano, per partecipare all'assemblea di Lega Serie A. ANSA / MATTEO BAZZI

Higuain e family troveranno un De Laurentiis pronto ad accontentarli in tutte la maniere: con un prolungamento del contratto, con l’abbassamento della clausola (55 milioni) e con un ingaggio che renderebbe il Pipita il Paperone della serie A (otto milioni). Basterà a trattenerlo? E a restare con il sorriso? Di certo, secondo molti proprio i tanti interrogativi sul futuro di Higuain hanno spinto il Napoli a spostare più in là il tradizionale incontro estivo tra Sarri e i tifosi in un teatro di Folgarida. Il tecnico continua a rimanere in silenzio in questo ritiro iniziato ormai da 14 giorni. È chiaro che il destino di Higuain si gioca in queste ore. Qui, in ogni caso lo aspettano tutti con ansia tra voci, sospetti, batticuore e pettegolezzi feroci. De Laurentiis è rimasto con la squadra nel quartier generale di Dimaro, preferendo non andare a Milano al sorteggio dei calendari. Di club disposti a pagare la clausola da 94,7 milioni non c’è ancora traccia: la Juve non ha ancora venduto Pogba (Mourinho ieri ha frenato: «Non è detto che venga») e a quel punto le uniche piste sono quelle inglesi ovvero Arsenal o Chelsea. A meno che il Psg non decida ancora una volta di andare all’assalto del fortino azzurro. Fantamercato? Forse. Di sicuro c’è il raggio di sole del ritorno di Higuain. Non è poco, anzi è il primo passo per ricucire lo strappo.

Fonte: Il Mattino

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