DIMARO 2016 – Applicazione e novità tattiche a Carciato
9.47 in campo, attivazione fisica in apertura per gli uomini agli ordini di Sarri: scioglimento muscolare, skip, equilibrio e scatti sul verde trentino. Dopo una ventina di minuti è il momento di vedere il pallone protagonista. Si parte con i primi schemi che vedono l’attrezzo tra i piedi dell’esterno, passaggio per l’uomo posizionato spalle alla porta che scarica dietro per poi cercare l’inserimento di un terzo compagno. “Palla avanti – palla dietro” con l’obiettivo di colpire in controtempo la difesa avversaria e sfaldare la linea. Poi si prosegue con lo sviluppo laterale col terzino che porta palla e premia l’esterno offensivo che viene a lavorare per il regista mentre la mezz’ala scala sulla fascia. Callejon&Co. si disimpegnano in una trama offensiva che vede il tridente concentrarsi al centro e combinare rasoterra nello stretto. Sarri non tralascia, però, neanche la difesa, rispettando la tabella di lavoro già sperimentata nello scorso ritiro. Così i tifosi azzurri possono osservare l’arretramento della difesa a seguire la palla mentre rotola sull’esterno. Il terzino scorta l’avversario mentre il resto della retroguardia cerca la giusta sintonia nei movimenti verso la porta e nelle risalite. Allenata anche la situazione di gioco in cui c’è da difendere contro la palla centrale scoperta, concentrandosi sullo scivolamento con il tempo giusto quando la sfera viene trasmessa verso la zona centrale. Si chiude così la sessione mattutina di allenamento tra i sorrisi della gente ed El Kaddouri junior che, palla al piede, ricorda già il papà.
a cura di Fancesca Flavio