Il Mattino – C’ è il sì di Higuain alla Juve. Lunedì De Laurentiis a Dimaro
Il club bianconero avrebbe già ottenuto il sì dell’argentino all’offerta di un quadriennale da 7.5 milioni a stagione. E sarebbe già pronta quella al Napoli: 60 milioni più contropartite tecniche da scegliere tra Zaza, Rugani, Sturaro e Pereyra. La Juve pur di arrivare al Pipita potrebbe anche versare per intero la clausola da 94,7 milioni, con pagamento da dividere in due anni. L’argentino, rientrato dalle vacanze ad Ibiza ed ora in Argentina con il fratello Nicolas, sembra più che mai deciso al trasferimento al punto tale di non presentarsi in ritiro con gli azzurri a Dimaro. Il Napoli è pronto a fare muro e precisa di non aver ricevuto nessuna offerta né dalla Juve e né da nessuna altra società. E comunque la posizione del club azzurro non cambia: non c’è nessuna intenzione di cedere l’argentino e anzi sarebbe già pronto il rilancio con un’offerta per un rinnovo ad 8 milioni l’anno per tre stagioni (due in più rispetto al contratto attuale). Il braccio di ferro, quindi, è destinato a continuare con giorni che si preannunciano caldissimi. Innanzitutto andrà verificato quando la Juve presenterà realmente l’offerta e poi la conseguente risposta del Napoli: il presidente De Laurentiis è atteso qui in ritiro lunedì al termine dell’assemblea di Lega a Milano. Intanto la grana Pipita è esplosa in maniera sempre più forte: dopo la voce di un inserimento dell’Arsenal, pronto a pagare 60 milioni più l’attaccante francese Giroud, ecco questa decisamente più clamorosa della Juve che farebbe di tutto per assicurarsi il centravanti che aumenterebbe in maniera considerevole il tasso tecnico offensivo dopo l’addio di Morata. L’ennesimo colpo di scena in questa lunga telenovela tra il Napoli e Higuain che si è aperta con le dichiarazioni del fratello-agente Nicolas che svelò l’intenzione del Pipita di non voler rinnovare con il club azzurro perché in disaccordo con la campagna acquisti non ritenuta all’altezza per poter vincere il titolo. (Foto Cuomo)
Fonte: Il Mattino