Ferlaino: “Se sei capace di farti offrire un caffè dai calciatori…Higuain? Ci son passato anche io con Diego”
L’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, in occasione della presentazione del libro di Toni Iavarone «Il rapimento del campione», ha commentato la vicenda legata alle parole di Nicolas Higuain, fratello e manager dell’attaccante azzurro. «Fossi in De Laurentiis non venderei Higuain perché è un giocatore unico».
Quando era presidente le è capitato di trovarsi in situazioni analoghe? «Maradona voleva andare via, al Marsiglia. Non per soldi ma per cambiare ambiente. Alla fine l’ho convinto a rimanere e abbiamo vinto un altro scudetto».
Ma quello di Maradona non fu un caso isolato. «Quando Bianchi se ne voleva andare aveva ancora un anno di contratto con il Napoli. Gli dissi che doveva rimanere e lui rispose con un secco: se resto non rendo».
E alla fine lei ebbe la meglio. «Certo, gli dissi che avrei preso un altro allenatore ma lui sarebbe rimasto sotto contratto. Bisogna fare braccio di ferro sempre. Se avessi ceduto con Bianchi avrei dovuto farlo anche con Maradona».
E pensa che anche De Laurentiis farà lo stesso? «Sarà una scelta del presidente, ognuno ha la sua politica».
Ma lei lo terrebbe Higuain? «Alcuni tifosi dicono che farebbe bene a venderlo, ma io non sono d’accordo. Higuain è uno dei tre o quattro migliori attaccanti del mondo. Quest’anno ha fatto 36 gol in campionato, magari vendendolo ne prendi uno che ne fa 18, che sono la metà, e il Napoli farà più fatica».
Quindi resterà? «Mi auguro che resti e ne sono certo perché nessuno può pagarlo».
In che senso. «Questo è il vero problema, perché per esercitare la clausola ci vogliono 94,7 milioni da pagare subito. Nessuna dilazione temporale».
E chi potrebbe pagarla? «Salvo il Psg nessuno si può permettere di pagare così tanti soldi tutti insieme, ma non so se il club parigino sia interessato».
Ma perché questa pressione da parte dell’agente del Pipita? «I calciatori guadagnano bene dai 22 ai 30 anni e quindi vogliono raggiungere ingaggi top. È anche giusto che sia così perché poi ci devono vivere per tutta la vita».
A questo punto si aspetta che l’argentino scenda a più miti pretese? «I giocatori non m hanno mai offerto un caffè. Sono innamorati solo dell’ingaggio che dà il Napoli».
Oggi c’è Higuain, ai suoi tempi c’era Maradona. «Higuain è un quasi Maradona perché è argentino come lui. Ma i due sono molto diversi, a partire dal ruolo, dal momento che il Pipita è più prima punta”
Fonte: Il Mattino