Martina e Sporting Bellinzago hanno rinunciato all’iscrizione. Il Rimini non ha versato né la tassa d’iscrizione né presentato la fidejussione. Idem la Casertana. Il Pavia in extremis, invece, ha versato qualche assegno ma non la fidejussione. Il termine ultimo è il giorno 15 luglio, ore 19. Naturalmente le società, che non hanno presentato il tutto nelle giuste modalità e qualora perfezionassero la pratica dell’inscrizione e fossero poi ammesse al campionato, nel corso della stagione saranno penalizzate.
Da una parte il rimpallo delle responsabilità, dall’altra la corsa contro il tempo per salvare tutto: al Rimini sono le ore più lunghe per difendere il calcio professionistico riconquistato nella stagione scorsa. Fabrizio De Meis non ce la fa a iscrivere la squadra versando quanto previsto, mentre l’imprenditore marchigiano Vincenzo Longo che si dice pronto a subentrargli non ha per ora versato né la quota d’iscrizione né la fideiussione. Resta fuori dalla scena l’amministrazione comunale, col sindaco Andrea Gnassi che attende gli eventi. Longo ha fatto sapere di voler prendere tutte le azioni e ha scaricato su De Meis le responsabilità della situazione. Il presidente biancorosso ha smentito che l’iscrizione del club sia stata perfezionata con gli adempimenti richiesti, così come poi è stato confermato. Un intrigo di vicende e posizioni che complicano il quadro e alimentano crescenti preoccupazioni.
Corriere dello Sport