APPROFONDIMENTO – Giunto … li al momento giusto
Ci sono dirigenti che spesso passano sotto traccia, oscurati da figure più mediaticamente attive o che sembrano apportare maggiori benefici al rendimento del club. Eppure nel calcio, spesso, serve guardare in proiezione, ragionare sul medio – lungo periodo. E’ proprio ciò che ama fare Cristiano Giuntoli. Direttore sportivo partenopeo dalla scorsa estate, ha sempre fatto intravedere questa sua attitudine alla ricerca del prospetto che possa garantire una crescita nel tempo ai valori della rosa a disposizione di Sarri. A Carpi ha fatto il miracolo, all’ombra del Vesuvio era chiamato a salire due, tre scalini verso il calcio dei top. Sul campo giocava come difensore centrale, ma, a detta dei suoi allenatori, era nato per fare il dirigente. Infatti dirige abilmente le operazioni che portano Allan e Hysaj in azzurro, due titolari che hanno saputo ben figurare nel Napoli 2015/2016. Oltre al ritorno, voluto espressamente dal calciatore, di Reina, alla scommessa sul giovane Grassi e all’approdo, accolto fragorosamente ma naufragato in malo modo, del play dell’Empoli Valdifiori. Storia del calciomercato che fu, quello attuale dice ancor di più del suo modus operandi. Il taccuino di Cristiano è musica per le orecchie dei cercatori di talento, pura poesia per capacità di mettere in rima qualità e gioventù. Andrè Gomes, Klaassen, Masina, Vrsaljko, Duncan. Ma anche Zielinski, Tolisso, Mario Rui. E’ ancora presto per dire chi, e se, qualcuno di questi young top player vestiranno il colore del cielo e del mare, ma l’obiettivo è chiaro: costruirsi in casa i campioni del domani, acquistandoli per tempo prima che esplodano pienamente. In modo da contenere i costi e la stessa concorrenza di altri importanti club europei. Troppo facile spendere 40 – 50 milioni per nomi affermati, più difficile, ma soddisfacente, fare scouting vero e puntare sul coraggio delle idee e delle intuizioni. Quando si dice Giunto … li al momento giusto nel posto giusto.
a cura di Francesca Flavio