Stamane durante Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto Stefano Antonelli, operatore di mercato. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“I rifiuti ricevuti dal Napoli sono uno diverso dall’altro. Quando si viene a Napoli il primo ostacolo è la cultura della società di costruire un contratto economico. Dal punto di vista tecnico e ambientale c’è un altro aspetto. Io portai Inler a Napoli e lui aveva dei dubbi riguardo la grande pressione che sapeva di trovare all’ombra del Vesuvio. La trattativa di Lapadula non mi pare un rifiuto, ma più un’operazione lampo da parte del Milan che in vista della cessione di Bacca, ha dato al ragazzo delle garanzie tecniche molto, molto più appetibili rispetto a quelle proposte dal Napoli.
Milik e Immobile sono due profili importanti con due storie pesanti. L’ex toro è chiaro che costa di più. Il polacco invece ha dalla sua che essendo un giocatore di prospettiva ha dalla sua sì dei dubbi, ma anche un cartellino molto, molto oneroso. E’ un grande giocatore, manca un piccolo step per diventare un top player.
Chi viene a Napoli deve aver bene chiaro in testa il fatto che davanti c’è un certo Higuaín. Il mercato ha talmente dei risvolti così imprevedibili e inaspettati, che è chiaro che fino alla chiusura di settembre rimane tutto in bilico. Ma se arriva un’offerta superiore agli ottanta milioni di euro, è inutile che ne parliamo, sono soldi irrinunciabili. Puoi essere qualunque società che vuoi, ma quelle cifre sono irrinunciabili.
L’unico interrogativo che ha il Napoli è Albiól e la vicenda legata a Mustafi. Per il resto c’è la volontà di non voler toccare nulla, di rimanere tutto esattamente così. Se dovesse andar via lo spagnolo, il posto da titolare è probabilmente di Tonelli. Chiriches se la giocherebbe, ma sull’ex Empoli c’è stato l’investimento importante da parte di Sarri in persona”.