Adolfo Mollichelli parla del mercato azzurro

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Stupisce l’Italia di Conte che s’è già qualificata agli ottavi degli Europei di Francia. Stanno facendo bene gli azzurri di Napoli impegnati con le rispettive nazionali. Sta strabiliando Hamsik, autentico mattatore contro la Russia: un assist da cineteca ed un gol da sballo a compendio di una prestazione da fuoriclasse autentico.
Ma c’è anche una tonalità azzurro tenebra. Che si addensa sul cielo di Castelvolturno, deserto in questi giorni di calcio europeo e di coppa America. Nuvole grigie a disturbare le operazioni di mercato che sinora non hanno sortito l’effetto sperato. È arrivato in un lampo il guerriero Tonelli e poi soltanto delusioni, almeno finora. Tutti di primo livello i calciatori individuati da Sarri: immagino sia lui ad indicare gli elementi idonei ad innalzare il livello tecnico della squadra. Il messicano Herrera lo considero più forte di Allan che è già bello tosto di suo. Il polacco Zielinski è più che un prospetto di campione. Per il primo ci sono difficoltà a trovare un accordo con il Porto. Per il secondo le sirene del Liverpool sembrano essere più convincenti delle lusinghe di Partenope. Sia Herrera che Zielinski non avrebbero alcuna difficoltà ad integrarsi negli schemi sarriani. Il messicano difende come Allan e attacca meglio. Ci sarebbe sana concorrenza. Il polacco conosce a menadito il gioco di Sarri e potrebbe proporsi anche come l’ideale sostituto di Hamsik. C’è anche un altro nome di riserva: il nazionale svedese Hiljemark in forza al Palermo che però non mi convince del tutto. Dal centrocampo all’attacco e sono ancora dolori. Il peruviano Lapadula sembrava vicinissimo, poi si è allontanato ed attualmente si è in fase di stallo. Conviene accelerare perché il superbomber del Pescara appena promosso nella massima serie ha nel suo dna la predisposizione alla manovra corale, oltre che il vizio del gol. Attaccante perfetto nel 4-3-3 di Sarri, non solo come alternativa ad Higuain. Il peruviano sarebbe il rinforzo ad hoc per un reparto che non potrà più contare sull’apporto di Gabbiadini che è alla ricerca di una squadra che non lo avvilisca con la panchina permanente.
In attesa dei colpi promessi da De Laurentiis per rinforzare il Napoli e candidarsi a rivale reale della Juve – e per poter disputare una Champions a testa alta – ci vestiamo tutti d’azzurro (come ha proposto Conte) e andiamo incontro ai verdi d’Irlanda. Confidando di poter ammirare le veroniche di Insigne, unico due volte azzurro ancora panchinaro, seppur felice.

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Adolfo Mollichelli

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