Benevento, tifosi in ansia per la bufera societaria

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Una cosa è certa: neanche il tifoso più pessimista avrebbe potuto immaginare uno scenario simile a poco meno di due mesi dalla storica promozione in serie B. Chi diceva che finalmente le maledizioni di 87 anni di storia controversa erano evaporate nella bella serata del 30 aprile dovrà ricredersi. Il Benevento si ritrova con una società da rimettere in sesto, con l’allenatore dimissionario, con i tifosi imbufaliti e schieratisi apertamente contro la società presieduta da Pallotta. Gli striscioni apparsi per la città non si contano, sono stati apposti dovunque. Esplicito quello beneventoaffisso dalle parti dello stadio: «Pallotta vattene». Ancora più chiaro quello che fa bella mostra di sé su un cavalcavia nella zona alta della città: «Non ti abbonare». Un monito che è diventato presto un cavallo di battaglia della tifoseria che, dopo aver sottoscritto 500 abbonamenti nei primi giorni dedicati alla prelazione dei vecchi abbonati, ha praticamente stoppato la corsa alla tessera per la nuova stagione. Non un solo abbonamento sottoscritto dall’inizio della protesta e il fermo convincimento di andare avanti su questa strada. E’ evidente che tutta la città è in attesa di buone notizie. E quella che va ad iniziare può essere la settimana dei cambiamenti.
PUNTO di riferIMENTO. L’avvocato Vigorito, nonostante fosse quest’anno solo sponsor dopo otto stagioni da presidente, si è ritrovato a essere il punto di riferimento costante della squadra. Lo hanno confermato le parole dell’allenatore Auteri e quelle dei giocatori che lo hanno portato in trionfo il giorno della promozione cantando a squarciagola: «Un presidente, c’è solo un presidente». La gestione non certo impeccabile della società del presidente Pallotta sembra aver provocato qualche inadempienza, che presto potrebbe tramutarsi in una penalizzazione. Anche per questo l’avvocato Vigorito ha deciso di far valere l’opzione per riprendersi il 50 per cento della società. E’ questo ciò che tutti si

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aspettano e che potrà cambiare le carte in tavola di una società che così com’è non avrebbe molto futuro. Un’operazione che non può essere ancora prorogata viste le scadenze pressanti a cui la società è chiamata per l’iscrizione al prossimo torneo di B. Come è noto ci sono incombenze da ottemperare entro il 24 giugno presso la Covisoc e l’iscrizione con relativa fideiussione di 800mila euro da presentare entro il 30 in Lega.
MERCATO BLOCCATO. In un momento così complicato sembra quasi inutile parlare di nuovi acquisti e di cessioni. Così come di allenatore, nuovo o vecchio che sia. Auteri dopo le dimissioni date la settimana scorsa è tornato a far sentire la sua voce attraverso il web: «Se la società cambiasse leadership, sarei disposto a tornare di corsa». Il tecnico di Floridia non ha mai nascosto la sua stima nei confronti dell’avvocato Vigorito: «Sono venuto perché c’era lui, sono andato via perché ora in società non c’è più. Ma se tornasse…». In questa settimana, insomma, tutto può accadere. La speranza è che tutto si risolva per il meglio con il riassetto del club e con l’avvio di una stagione che è stata frenata oltre ogni più ragionevole immaginazione.

Corriere dello Sport

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