Il ventritreesimo ed ultimo inchino potrebbe essere quello fatto il 5 novembre 2015, in occasione di Napoli-Midtjylland. L’unico di una stagione a tinte piuttosto fosche, per Christian Maggio. Pochi minuti, poche apparizioni. In principio, quando cioè le gerarchie non erano ancora ben definite, era partito con la maglia da titolare, ma l’esperimento di Hysaj esterno a sinistra, che in effetti gli aveva garantito il posto fisso, durò poco. L’albanese tornò a destra ed il buon Christian scivolò in panchina. Eppure aveva firmato da poco un triennale che era sembrato un premio alla professionalità, alla serietà, all’attaccamento al colore. «Con un contratto triennale appena stipulato, per Christian risultava ovvio pensare di far parte del progetto. Ma Sarri ha fatto poi scelte ben precise». Così Massimo Briaschi sulle frequenze di radio Kiss Kiss Napoli. «E’ stata una stagione un po’ così, ma lui si sarebbe aspettato quantomeno qualche minuto in più. Ci sarà un incontro con la società, non so se precedente a Dimaro, per trovare una soluzione insieme a Giuntoli. A gennaio c’erano già state richieste, ma il tutto dovrà essere concordato col club». Tornerà nel suo Veneto? Andrà a raggiungere Mazzarri al Watfolrd? A questo punto tutto può essere. Potrebbe intanto aver già scelto di riservare ad un’intera piazza il suo ultimo inchino. Quello del congedo. (Corriere dello Sport)