De Giovanni: “Napoli, è giunto il momento del passo decisivo e per una volta, la società sia chiara”

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Stamane durante Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:

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“La divisione dei diritti TV è chiaro che favorisce i grandi bacini, relegando le squadre di media-fascia sempre più in basso. A me preoccupa molto di più il fatto che Sarri senta Giuntoli solamente una volta a settimana, facendo intuire che chiunque arrivi vada bene. Ora se intendiamo il calcio come impresa, allora questo atteggiamento non va bene. Ci vuole più cura, più investimenti, implicando una ricostruzione tecnica e materiale, ovvero stadio nuovo, infrastrutture nuove eccetera, eccetera. Il Napoli ha intrapreso la via giusta, ma ora non bisogna fermarsi all’anticamera di questo investimento. E’ giunto il momento di fare il passo in avanti, quello decisivo.

Il Napoli nella sua storia calcistica ha fatto tanti acquisti, alcuni giusti, altri meni. Ora se si fa un discorso onesto sul caso Koulibaly, ovvero quello di voler monetizzare con la plusvalenza, significa che il Napoli ha intenzione di finanziarsi da solo. Vorrei che la società una volta tanto facesse un discorso chiaro, cioè debiti non se ne fanno e quindi bisogna cedere per acquistare. Mi sta bene, ma è un discorso che deve essere fatto. Da tifoso mi dà fastidio che la società faccia sempre tremila gira di parole e viaggi mediatici che precedono ogni giocatore prima di essere acquistato. Siamo chiari, punto e basta.

La vicenda Koulibaly? Io credo che abbia detto una cosa abbastanza assurda per essere frutto di ragionamento. Il ragazzo ha ancora tre anni di contratto e sarebbe da autolesionisti da parte del ragazzo rifiutare una cosa del genere. Non credo neanche che sia stato consigliato male dai suoi procuratori, perché è un discorso perdente in partenza. Ha ancora tre anni e non ha nemmeno una posizione contrattuale tale da poter trattare. Non ha assolutamente senso e non alimenterei la polemica. Come finirà? Per me è già finita, non ci sono i presupposti né per cederlo né per rinnovargli il contratto”.

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