ESCLUSIVA – Giuseppe Nicolao: “Sul settore giovanile si vede la mano tecnica di Gianluca Grava”

La Lega Pro ancora deve decretare il suo verdetto, quello dell’ultima compagine che salirà in serie B tra il Foggia e il Pisa e il pronostico non è del tutto scontato. Ma è anche tempo di settore Giovanile dove tutto è ancora in gioco. Ilnapolionline.com ha intervistato il terzino sinistro del Melfi ed ex Napoli Primavera Giuseppe Nicolao sulla sua stagione e sul momento del vivaio azzurro, senza dimenticare gli azzurri allenati da Sarri

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A tuo avviso cos’è mancato al Melfi per confermare la permanenza in Lega Pro? “Credo soprattutto la fortuna, purtroppo abbiamo avuto una serie di infortuni che non ci hanno consentito di avere spesso la migliore formazione e poi lo spareggio con il Martina Franca non è andato come tutti avremmo sperato. Dispiace perché avevamo una buona rosa fatta anche di giovani interessanti, ma è andata così. Personalmente avremmo meritato di più”.

A breve si giocherà lo spareggio per la promozione in serie B tra il Pisa di Gattuso e il Foggia di De Zerbi. Secondo te chi avrà la meglio? “A me piace moltissimo la compagine pugliese, ha espresso per un’intera stagione un gioco davvero piacevole e credo che sia la candidata alla promozione in cadetteria. Il Pisa? Non avendolo mai visto giocare non mi permetto di dare dei giudizi sulla squadra toscana, sicuramente ce la metterà tutta per vincere il doppio confronto, però a mio parere il Foggia ha i mezzi per centrare l’obiettivo della serie B”.

Dei tuoi ex compagni del Napoli Primavera che hai affrontato quest’anno chi ha fatto i maggiori progressi nella categoria? “Nelle prime dieci giornate ho affrontato solo il Messina di Giuseppe Fornito e posso dirti che Giuseppe ha disputato un’ottima stagione. Lui ha realizzato tre gol e tutti decisivi, tant’è che è vicinissimo al passaggio per  la prossima stagione al Trapani. Per il resto credo che anche gli altri siano andati bene”.

Tu hai già giocato la Youth League, la Champions League Under 19, cosa ti senti di dire alla squadra azzurra allenata di Saurini? “Credo che sia una competizione che inevitabilmente ti darà enormi stimoli, giocare contro compagini internazionali ti trasmette un’adrenalina davvero indescrivibile e noi le affrontammo al massimo della concentrazione. Io sono convinto che anche questa compagine si saprà far valere e acquisiranno la giusta esperienza”.

Domenica i Giovanissimi potrebbero centrare le final-eight di Cesena. Bene anche gli Allievi e le altre compagini azzurre nei rispettivi tornei, c’è una crescita importante per il vivaio partenopeo? “Non ho seguito tutte le partite, ma ovviamente mi sono informato e sono soddisfatto dei risultati delle varie squadre. Il lavoro del responsabile  Gianluca Grava si sta cominciando a vedere, è una persona seria e preparata, la sua mano tecnica si sta cominciando a vedere. Senza contare la Primavera di Saurini che ha chiuso in crescendo il girone C dopo un inizio non semplice. Personalmente faccio un in bocca al lupo ai Giovanissimi di mister Mimmo Panico che conosco molto bene, così come Massimo Caarnevale che sta ottenendo ottimi risultati con gli Allievi. Anche se sono lontano sono legato tantissimo al club azzurro”.

Dopo la stagione con il Melfi, dove ti vedremo l’anno prossimo? “Io lo scorso anno firmai un contratto con il Napoli e andai in prestito secco quest’estate al Melfi. Devo essere sincero avevo anche iniziato al meglio la stagione, poi il brutto infortunio. Ora io con il mio procuratore ci vedremo con la società azzurra per valutare il da farsi e poi tireremo le somme”.

Da tifoso azzurro, sei soddisfatto del secondo posto, oppure la squadra poteva fare di più? “Ho visto spesso le partite del Napoli e devo dire che mi sono divertito. Sul piano del gioco ha fatto davvero molto bene, ha ampiamente meritato l’accesso alla Champions diretta e credo che abbia fatto il massimo possibile. Auguro alla compagine allenata da Sarri una grande Champions League, perché la gente partenopea si merita queste soddisfazioni e sono certo che sapranno ripetersi anche il prossimo anno”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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