La serata col Cittadella è il sipario ideale che cala sul campionato di Lega Pro. Il Benevento dalla prossima stagione sarà in serie B, quella categoria tanto desiderata e mai conquistata prima d’ora in 87 anni di storia. Da uomo pragmatico Salvatore Di Somma glissa sulle due sconfitte rimediate nella Supercoppa con Spal e Cittadella e sottolinea che la squadra ha colto un traguardo storico e straordinario: «E’ stata una stagione indimenticabile, Auteri e i ragazzi hanno fatto qualcosa di eccezionale. Non dimentichiamoci mai come eravamo partiti e i tanti problemi che abbiamo avuto nel corso del girone d’andata. Il ritorno è stata una marcia trionfale, non abbiamo sbagliato nulla e ci siamo presi questa agognata serie B. Queste ultime due sconfitte nella Supercoppa non lasciano tracce: siamo arrivati cotti mentalmente, soprattutto nel finale c’è stato un dispendio di energie nervose impressionante. Era quasi scontato che una volta raggiunto il traguardo storico, mollassero un po’. Credo sia umano». E’ dunque il momento di voltare pagina e di cominciare a pensare al prossimo campionato di serie B, il primo in assoluto per il Benevento nella sua storia.
futuro. Il ds giallorosso ha l’esperienza giusta per averci militato fino a qualche stagione fa con la Juve Stabia: «Bisogna programmare tutto per bene, la B è diversa dalla Lega Pro. E’ un campionato molto impegnativo, con la bellezza di 42 partite da giocare e che spesso chiameranno le squadre a scendere in campo anche tre volte alla settimana. Questo vuol dire che serve una rosa importante e adeguata agli sforzi a cui la squadra sarà chiamata. Insomma andiamo ad affrontare un campionato duro, nel quale però arriviamo con grande entusiasmo e grandi motivazioni. Sarà un palcoscenico nuovo per la città e per tanti calciatori che rimarranno con noi». Esperienza da vendere per il dirigente giallorosso, che ha calcato da giocatore i campi della serie A e frequentato da direttore sportivo quelli della B: «Sono due campionati che si avvicinano molto, serve la stessa organizzazione. Quando ho lasciato la cadetteria mi è pesato abbastanza, è un campionato affascinante». Ma ora lo ritrova col Benevento, che non ha alcuna intenzione di essere una meteora: «La rosa va puntellata in ogni reparto, questo è scontato. In B c’è grande fisicità oltre che tanta qualità. Cercheremo giocatori con grandi motivazioni, soprattutto che abbiano fame e che vogliono arrivare. Non vogliamo gente che viene a svernare. Le linee guida saranno le stesse di questa stagione, troveremo i profili giusti, che sposino la nostra causa». In B cambiano anche le regole: una lista bloccata di 18 “over 21”, poi un numero indefinito di under 21 e due cosiddetti giocatori bandiera. A questo profilo dovrebbe rispondere il solo Gori, che proprio in questa stagione ha festeggiato le 200 partite in giallorosso. Poi bisognerà “dragare” il mercato dei giovani, under 21 di avvenire: «Insieme ad Auteri andremo al Mapei Stadium dal 27 maggio per la final eight del campionato Primavera. Ci sono i club italiani più forti, andiamo a dare un’occhiata interessata. In passato mi è riuscito di beccare qualche ragazzo importante». La nuova stagione operativa è di là da venire, anche dal punto di vista societario c’è ancora da mettere a posto qualcosa e da definire qualche ruolo. La squadra ha avuto il “rompete le righe”, ma martedì sarà di nuovo in città per una festa organizzata dallo sponsor. Con i campionati ancora in corso, il tempo per dare il via alle operazioni di mercato non manca affatto. «Domenica sarò a Lecce per assistere alla sfida dei salentini col Foggia», ammicca Di Somma, che nella città di Sant’Oronzo ha lasciato un po’ di cuore in gioventù con i otto campionati di fila e il record di presenze. Non è difficile prevedere per chi farà il tifo.
Corriere dello Sport