Vincenzo Montella: “Il mio sogno è quello di allenare il Napoli”
Vincenzo Montella ha ricevuto ieri il «Premio Amalfi» direttamente dalle mani del sindaco della città costiera Daniele Milano. È il primo riconoscimento di Football Leader 2016, presentato ieri presso il Centro Commerciale “La Cartiera”di Pompei.
In completo celeste, con un largo sorriso e con un sogno nel cuore. «Un giorno anche lontano mi piacerebbe allenare il Napoli. In questo momento però ho la testa solo alla Sampdoria».
Un premio che gratifica una delle eccellenze campane del calcio.«È la cosa che più mi rende felice di questo riconoscimento. Essere premiato dai miei conterranei è straordinario. Forse non è un caso che tanti bomber siano cresciuti dalle mie parti, da Caccia a Di Natale, giocare per strada da ragazzini aiuta. Nel mio caso è stata una fortuna andar via presto, volevo inseguire un sogno ed Empoli mi ha offerto la possibilità di crescere e diventare un professionista».
Montella calciatore e il Napoli non sono mai stati vicini, da allenatore invece c’è stato più di un approccio.«Ho il vestito azzurro non a caso…Scherzi a parte (indossa la cravatta ufficiale della Sampdoria,ndr) magari tornerò nella mia terra da allenatore: mi auguro tra qualche anno di realizzare quello che è un sogno. Per il resto si sono fatte tante chiacchiere sul mio approdo al Napoli, contatti concreti non ne ho avuti pur sapendo che De Laurentiis mi stima, cosa che mi fa piacere».
Intanto il Napoli si gode il suo allenatore e il secondo posto.«Quest’anno ha disputato una grandissima stagione. Si può vincere anche arrivando secondi, gli azzurri non hanno perso, hanno vinto in questo senso».
Da bomber a bomber come giudica il rendimento di Higuain e il suo record?«Straordinario. Che altro si può dire oltre a quello che ha dimostrato in campo? Un giocatore che a me è sempre piaciuto. Similitudini con Batistuta? Ho giocato con Gabriel, sono due attaccanti diversi ma ugualmente fenomenali».
Da Higuain e Totti il passo, di pura tecnica, è molto breve. «Sono felice per quello che ha ulteriormente dimostrato. La sua classe è ovviamente indiscutibile. Con gli anni sono emersi il carattere e l’orgoglio di un vero capitano. Fa bene a non rititarsi e a giocare ancora».
Capitolo Nazionale. Ventura sembra il prescelto, eppure si era anche fatto il nome di Montella. «A me piace allenare ed essere accostato alla Nazionale è comunque motivo di vanto e di orgoglio, quindi ringrazio chi ha pensato a me. Diciamo che per il futuro è anche quello un sogno. Non conta l’età di un allenatore, è una questione di sentire o meno la vocazione».
Nonostante qualche problema nello scorcio finale di stagione, resta alla Sampdoria.«Nessun problema in particolare, soprattutto non ne ho avuti con il direttore Osti. Mi piacciono le sfide, lavorerò per migliorare, le esperienze negative sono formative. Riparto con entusiasmo».
Fonte: Il Mattino