Il primo ringraziando un incredibile lavoro di Allan, il secondo con un bel tiro al volo, e il terzo in un modo che non si può spiegare. “Vabbé,
andiamocene”, ha detto l’opinionista della tv a pagamento. E in effetti c’è poco da fare di fronte a una prodezza senza precedenti. Forse il gol più bello dell’anno, proprio quello del record, il numero 36. La rovesciata che cancella Nordahl: già, lo svedese del Milan che da ieri non è più l’uomo dei record. Il Pipita aveva già messo alle sue spalle il suo connazionale argentino Antonio Valentin Angelillo, uno dei tre angeli con la faccia sporca. Quella di Higuaìn è sì bagnata di pioggia, ma pulita di felicità e orgoglio. Alle sbiadite immagini in bianco nero, di eroi di un calcio ormai dimenticato fa irruzione il guerriero Higuaìn. Fonte: Il Roma
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