Salernitana, Menichini ha gli uomini contati
La cattiva sorte si è accanita con la Salernitana. Ieri mattina, nell’ultimo allenamento a Salerno (all’Arechi) prima della partenza per il Mancini Park Hotel di Roma, Menichini ha dovuto rinunciare anche ad Oikonomidis e Tounkara. Il primo, benché febbricitante, è stato ugualmente inserito nell’elenco dei ventuno convocati, il secondo va ad allungare la già corposa lista degli indisponibili composta da Ronaldo, Bagadur, Bovo, Schiavi, Ceccarelli e dallo squalificato Gatto. Di fatto vengono meno molte alternative, soprattutto a centrocampo, alla vigilia della gara più importante della stagione. E, come se non bastasse, Odjer è tra i convocati ma non sta bene. Da sabato scorso il ghanese è alle prese con un affaticamento ai polpacci e praticamente non si è proprio allenato durante la settimana. Menichini ovviamente non si fascia la testa e già da un paio di giorni ha studiato le contromosse, non solo per cercare di sorprendere il Cagliari ma anche per fronteggiare la sorte avversa. Un fatto è certo: troppi infortuni in questa stagione, troppi problemi muscolari, tante assenze da colmare quasi ogni settimana. Due i rientri: Massimo Coda in avanti e Michele Franco in difesa, ma l’ex Perugia potrebbe andare in panchina.
MODULO. Domani a Cagliari la Salernitana giocherà col 4-3-3. Sono diverse le ragioni che hanno indotto Menichini a cambiare modulo. Innanzitutto le assenze e le precarie condizioni di Odjer. Giocando con una linea mediana a quattro il tecnico, orfano anche di Ronaldo e Bovo, avrebbe dovuto schierare i superstiti Moro e Pestrin al centro, avendo così scarsa protezione sulle corsie esterne. Nel centrocampo a tre, invece, Pestrin sarà in cabina di regia, Moro e Zito giocheranno nel ruolo di mezz’ala. L’obiettivo è duplice: coprire i corridoi laterali e conferire esperienza alla squadra in una partita che inevitabilmente non si baserà solo sui valori tecnici ma anche sulle differenti motivazioni. Il tridente sarà composto da Donnarumma, Coda e Nalini. Donnarumma non ha mai gradito il ruolo di esterno e quindi non è da escludere che Nalini, di tanto in tanto, abbandoni la posizione decentrata per giocare alle spalle degli altri due. Ma Nalini è anche l’unico calciatore granata in grado di saltare l’uomo, andare sul fondo e m
ettere al centro palloni invitanti. Toccherà a Menichini trovare l’equilibrio giusto per consentire a Donnarumma e Nalini di rendere al massimo.
PESTRIN. Il capitano non è titolare dalla gara col Bari dello scorso 26 marzo, quando fu sostituito da Zito in avvio di ripresa. Nelle ultime quattro partite è stato in campo per soli diciotto minuti,
quelli conclusivi del match interno col Modena. Proprio il quarto d’ora finale di sabato scorso ha convinto Menichini a puntare sul capitano in questa sfida così delicata ed importante. «Dobbiamo dimenticare al più presto il pari col Modena e pensare di andare a vincere a Cagliari», ha detto Pestrin sabato al termine della partita. Parole che hanno scosso il gruppo e l’ambiente dopo una scialba prestazione che ha fatto inviperire non poco la tifoseria.
TIFOSI. I salernitani non lasceranno sola la propria squadra nella gara più difficile dell’anno. A Cagliari saranno oltre trecento i tifosi che proveranno a far sentire la loro voce in uno stadio che sarà ovviamente colmo di sostenitori rossoblù, che vorranno legittimamente festeggiare la meritata promozione in A. In aereo o in nave, in tanti partiranno stasera o domattina per raggiungere il capoluogo sardo. Si muoveranno anche i tifosi salernitani residenti a Milano.
Corriere dello Sport