Arrigo Sacchi bacchetta Berlusconi: “Avevo detto a Silvio di puntare su di lui, non mi ha ascoltato!”
Anni fa fu l’intuizione vincente di Berlusconi, il suo rischio più grande da quando è alla guida del Milan. Arrigo Sacchi ed il suo modo rivoluzionario di giocare hanno fatto scuola, una scuola apprezzata molto dall’ attuale allenatore del Napoli Maurizio Sarri. Il tecnico di Fusignano aveva consigliato al presidente rossonero di puntare sul toscano, ma…
Il Milan in queste ore sta passando in mani cinesi. «I soldi non ti fanno andare avanti. Per vincere c’è bisogno di competenza e di chiarezza di idee. Spero che questi nuovi compratori abbiano tutte e due le cose».
Meno male che Berlusconi non l’ha ascoltata quando suggerì il nome di Sarri. «Gli dissi: prendilo, guarda che ti ritrovi con un allenatore avanti di dieci anni e farai una cosa simile a quando hai ingaggiato me dal Parma perché prestissimo raggiungerà i miei stessi risultati, perché lui è il nuovo Sacchi. Non mi è stato a sentire».
Sarri la cita spesso: l’altro giorno per parlare di mercato tirò in ballo una sua vecchia storiella sul libero fatto in casa. La ricorda? «Eccome. Ero al Fusignano, proprio all’inizio: volevo un libero dal mio amico Alfredo che era il presidente. Lui mi rispose: “Che numero gli daresti?”. Io candidamente replicai che lo avrei fatto giocare col 6. Lui uscì dallo spogliatoio con quella maglia e mi disse: “Adesso se sei bravo ti costruisci il libero con il gioco”. E così feci».
Poi però ha vinto con Van Basten, Gullit e così via. «La volontà è la benzina dei calciatori, ma il gioco, e solo quello, è il motore che porta avanti tutto. E che poi fa la differenza. Nel 1988, dopo aver battuto il grande Real Madrid, i giocatori del Milan mi dissero: “Abbiamo vinto, ma loro giocano meglio”. Grazie all’autocritica e al lavoro, sette mesi dopo, li battemmo 5-0 e vincemmo Coppa dei Campioni, Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale ».
Tratto da Il Mattino