Oggi la Prefettura concederà al Benevento almeno 1.500 posti in più di capienza per lo stadio Vigorito, che ha esposto il cartello del “tutto esaurito” già dalle 9,30 di martedì. Presumibilmente questa ulteriore piccola scorta di biglietti sarà messa in vendita domani mattina e vista la velocità con cui sono stati polverizzati i primi undicimila tagliandi, c’è da credere che basteranno poche ore per il nuovo sold-out.
Attesa fremente. L’entusiasmo in città è palpabile, ma nessuno si è lasciato andare a manifestazioni anticipate, sui balconi nessun vessillo, la città è sobria nell’attesa di far esplodere la sua gioia. «Credo che sia la cosa migliore da fare dopo tante delusioni, soprattutto quelle patite negli ultimi anni», dice Salvatore Di Somma, che prova a vivere in maniera distaccata questo evento. «Qui c’è gente matura, oltre che scottata dal passato. Allora è giusto fare così: ci si può sfogare dopo se tutto andrà come speriamo. Ma per ora non abbiamo fatto ancora niente».
Dalla città alla squadra, poche le differenze. I giallorossi si allenano tranquilli nel “buen ritiro” di Paduli, non ci sono distrazioni, solo lavoro e concentrazione. «Il clima di entusiasmo c’è – spiega il diesse giallorosso – ma il gruppo rimane tranquillo e sereno e resta coi piedi per terra così come lo è stato sin dall’inizio del campionato. Finora questa è stata la nostra forza, affrontare ogni ostacolo con la massima tranquillità». Il lavoro di questi giorni non ha subito variazioni di sorta, gli allenamenti sono sempre gli stessi, senza sconti per nessuno: «La squadra sta lavorando come sempre insieme all’allenatore. I nostri giocatori sono ragazzi intelligenti, nessuno di loro è andato fuori di testa. Sanno che non è il momento di fare sciocchezze, è invece il momento di chiudere i conti. Definitivamente».
Arriva il Lecce e Salvatore Di Somma può rivivere il suo personalissimo amarcord: nelle file del Lecce ha giocato 222 partite dal ’68 al ’75. Altri tempi, ora la sua attenzione è tutta rivolta a questa squadra che vuole scrivere la storia: «Sarà una partita difficile, non devo dirlo io. Il Lecce giocherà per vincere e continuare ad avere speranze di promozione diretta. Noi però abbiamo la stessa voglia e in più vogliamo vendicare la sconfitta dell’andata nella quale ci fu tolto ingiustamente un punto con l’inspiegabile annullamento del gol di Ciciretti nel finale».
Senza Lopez. Al Benevento mancherà per la prima volta in questo girone di ritorno Walter Lopez. L’uruguaiano sarebbe stato l’ex dell’incontro, ma una banale ammonizione per un fallo laterale ritardato gli ha fatto saltare tutto in aria: «Bè, peccato per lui che ci teneva a giocare questa partita. Ma all’allenatore non mancano le alternative, lui sa come porre rimedio all’assenza del giocatore sudamericano. Il resto della squadra è a posto, anche Ciciretti, Melara e Cissè che avevano destato qualche preoccupazione». Il colpo d’occhio dello stadio Vigorito sarà uno spettacolo con almeno 15.000 persone sugli spalti: «Una partita così, davanti ad un pubblico tanto numeroso, la vorrebbero giocare tutti. Piacerebbe anche a me, se avessi ancora l’età. Ma non importa, la giocherò da fuori, anche se lì si soffre di più. Aspettiamo sereni che ci sia il verdetto del campo».
Corriere dello Sport