Roberto Sosa: “Hamsik? Napoli lo coccoli di più “

Il "Pampa" Sosa: "Nel 2007 capii subito che Marek aveva la stoffa del capitano"

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Era presente anche lui nel Giugno del 2007 quando insieme a Gargano e Lavezzi arrivò a Napoli un giovane slovacco dal Brescia Marek Hamsik. Adesso da ragazzo si è tramutato in un capitano azzurro che vuole guidare la sua città verso lidi grandi e confortevoli. Stiamo parlando del “Pampa” Sosa che attraverso il “Mattino” parla di quel momento e delle successive stagioni dell’attuale capitano del Napoli.

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Il “Pampa” non riuscì a svezzarlo al giovane Hamsik? “Devo essere onesto, in quella giornata arrivarono anche Gargano e Lavezzi e il d.g. Pierpaolo Marino mi disse di tenere d’occhio il Pocho. Lo slovacco sapeva badare benissimo a se stesso”.

Già allora lo slovacco era così taciturno? “Si, è carattere, io preferisco che lui parli in campo, con la sua tecnica e le sue enormi qualità”.

Un capitano però dovrebbe farsi sentire in campo. “Su questo aspetto non sono d’accordo. Lui da questo punto di vista si è guadagnato il rispetto della squadra con la sua personalità e se fosse diverso non sarebbe Hamsik”.

Cosa la impressionò maggiormente di questo calciatore proveniente dal Brescia? “Tanti aspetti, ma soprattutto che sin da subito mostrò le sue qualità tecniche. Nonostante che veniva dal Brescia, si adattò subito alla città di Napoli e al primo anno in azzurro siglò 10 reti”.

La dote maggiore che le piace di Hamsik? “Un ragazzo serio ed un serio professionista. Non saltava mai un allenamento, se il mister chiedeva di fare 10, gli altri arrivano a nove, lui invece fino a 11. Da questi particolari capisci che Marek è un esempio ed un punto di riferimento per la squadra”.

Con la Roma, Marek Hamsik arriverà a quota 400 partite in azzurro. “Sembrava ieri quando entrò per la prima volta nel ventre di Castel Volturno in punta di piedi, ma con il suo personale carisma. Credo che si meriti tutto questo e la città apprezza il suo attaccamento ai colori sociali”.

Scusi se insistiamo ma dovrebbe farsi sentire in campo. “Credo che vada giudicato per le sue qualità tecniche e a me sta bene così. Coccoliamolo e il resto non conta”.

La Redazione

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