Ag. Insigne: “Futuro? Dipende da De Laurentiis. La stampa destabilizza l’ambiente a Napoli”
Ospite della trasmissione Si Gonfia la Rete, Fabio Andreotti, agente di Insigne, ha accennato al futuro del suo assistito in maglia azzurra: “Mi auguro che Insigne diventi il Totti del Napoli, ad oggi è ancora un giocatore che deve avere una consacrazione. Ha dimostrato cose importanti e si aspetta di tracciare il futuro e lo faremo a fine stagione. Non cerchiamo il rinnovo ma un progetto importante che sancisca Lorenzo quale punto fermo. Ora tecnicamente lo è ma non basta, servono altri aspetti. L’ambizione è restare a vita a Napoli, vuole scrivere la storia ed un futuro ancora più importante, poi c’è una proprietà e sarà De Laurentiis a decidere. Ci sono i presupposti positivi, il presidente si è sempre espresso bene ma tra dire e fare c’è differenza, la volontà c’è. Mertens oggi è su tutti i giornali perchè ha fatto bene, come ha sempre dimostrato quando chiamato in causa. Poi bisogna chiedere a Sarri chi giocherà le prossime gare, Lorenzo è tranquillo e felice perchè andare a Roma con 5 punti di vantaggio era l’obiettivo comune, consolidare il secondo posto è fondamentale con una Juve forte. Se oggi Insigne viene messo addirittura in discussione per gli Europei è colpa della piazza e dei giornali. Il reparto offensivo del Napoli è attrezzatissimo, ognuno ha un ruolo da protagonista e lo hanno sempre dimostrato tutti. Sarri è stato impeccabile nell’alternarli ma ci sono esasperazioni in momenti negativi e positivi che destabilizzano l’ambiente e le idee delle persone. La stampa spesso cade in questi tranelli, ci vuole sempre equilibrio ed a Napoli non c’è. Della squadra non cambierei nulla, il fatto che la Juve vinca lo scudetto non è mai un caso ma frutto di una pianificazione importante. Parliamo di un’azienda importante che fattura tre volte il Napoli e non si nasce fortunati, bisogna scegliere i mercati sui quali agire e raccogliere i frutti. Sotto quest’aspetto il Napoli deve essere più disponibile ed aperto a certi discorsi.”
