ESCLUSIVA – Maurizio Compagnoni: “Il mercato? Ecco quanti calciatori per lottare per lo scudetto. Vi spiego come affronterei la sfida di Roma”

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Il Napoli visto ieri al San Paolo ha vinto e convinto contro il Bologna e, in attesa della Roma, può consolidare con forza il secondo posto in classifica. Di questo, ma anche i temi del campionato e il mercato ne abbiamo parlato in un’intervista al collega di Sky Maurizio Compagnoni.

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Ieri hai commentato Napoli-Bologna e gli azzurri hanno vinto in maniera convincente con un tennistico 6-0. Perché secondo te, in trasferta la squadra di Sarri non riesce a rendere come al San Paolo? “Secondo me è una questione di caratteristiche della compagine partenopea. Il Napoli se non imposta il gioco rischia di diventare per i suoi avversari una squadra prevedibile. Faccio l’esempio del Barcellona, anche i ragazzi di Luis Enrique devono spesso andare a mille a livello di ritmo, se non lo fanno vedi in Champions contro l’Atletico Madrid, vieni eliminato dalla competizione”.

A segno contro la squadra di Roberto Donadoni, Mertens e Gabbiadini, ormai non sono più comprimari ma titolari aggiunti. “Sento spesso che il Napoli ha solo 11 titolari ma non elementi in panchina all’altezza, però dopo ieri sera ho avuto la certezza che Mertens e Gabbiadini sono davvero calciatori in grado di dare quel quid in più alla squadra di Sarri. Per il prossimo anno credo che la società azzurra debba solo prendere un vice-Higuain per completare il reparto offensivo”.

Passando alla lotta per il terzo posto, secondo te sarò un discorso solo tra Roma e Inter, oppure ci potrebbe essere un colpo di coda della Fiorentina? “Io credo che la squadra giallorossa di Luciano Spalletti è la favorita per conservare il terzo posto, rispetto ai nerazzurri e alla compagine viola. Ha un buon calendario, se si esclude la sfida di lunedì prossimo contro il Napoli e perciò non dovrebbe essere un problema gestire il vantaggio sui nerazzurri e i ragazzi di Paulo Sousa”.

Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, Carpi, Frosinone e Palermo per un solo posto. Chi è la tua personale favorita per la permanenza in A? “La giornata di oggi, in teoria potrebbe favorire i rosanero. Il Palermo sfiderà in casa l’Atalanta e se dovesse vincere riaprirebbe i giochi, il Carpi andrà a sfidare il Milan a San Siro, mentre il Frosinone giocherà al “Bentegodi” contro il Chievo. Se gli emiliani dovessero conservare anche dopo questa giornata il vantaggio di 3 punti allora la sua strada verso la salvezza si metterà in discesa”.

Sono ritornate nel professionismo società gloriose come Sambenedettese e il Parma. Cosa ne pensi a riguardo? “Per quanto riguarda la prima società sono molto tifoso e ti potrei rispondere che era ora. Dopo sette anni non semplici, c’è finalmente una gestione davvero importante all’interno del club e sono convinto che il futuro potrà essere più roseo. Per quanto riguarda il Parma, è una società che ha vinto quasi tutto ad eccezione dello scudetto, per cui merita di stare in palcoscenici di prestigio. Anche loro hanno all’interno persone esperte e che possono davvero fare la differenza dai prossimi anni a venire, per cui sono ottimista anche per il club ducale”.

Ritornando al Napoli, per poter competere definitivamente con la Juventus per lo scudetto di quanti calciatori ha bisogno per essere da tricolore? “Credo che in attacco, se non dovesse partire nessuno, credo che sia un reparto davvero competitivo. Piuttosto cercherei di prendere un forte difensore ed un centrocampista di valore, non elementi qualsiasi ma calciatori in grado di farti fare il definitivo salto di qualità. Questa è una rosa di per se molto competitiva, va solo puntellata a dovere per dare l’assalto alla Juventus e allo scudetto in maniera definitiva”.

Lunedì prossimo il Napoli sfiderà la Roma allo stadio Olimpico. Tu se fossi in Maurizio Sarri come imposteresti la gara contro i giallorossi? “Io lunedì commenterò la gara e sono certo che sarà una sfida molto incerta ed equilibrata. I partenopei devono imporre il gioco, non hanno le caratteristiche di una squadra attendista, perché andrebbero in difficoltà, se riesci ad imporre il tuo gioco puoi uscire dalla Capitale con un risultato positivo. D’altro canto la Roma deve solo vincere e perciò dovrà attaccare, lasciando spazi agli azzurri, però i ragazzi di Spalletti devono prima pensare al Torino e poi al Napoli, una gara alla volta insomma”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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