Avellino, Taccone conferma Marcolin
Un punto in quattro partite, un pareggio contro il Crotone e tre sconfitte di fila contro Latina, Pescara e Perugia. Questo il misero bilancio registrato da Dario Marcolin, subentrato ad Attilio Tesser alla guida dell’Avellino. I numeri dicono che non è questione di allenatore. Il trend negativo registrato da inizio febbraio, ovvero da quando la squadra non è più stata capace di proseguire la sua marcia spedita verso i play off, s’è confermato pure con il cambio di guida tecnica. Per questo la società ha immediatamente smentito ogni voce relativa a un possibile nuovo avvicendamento sulla panchina dell’Avellino mentre da ambienti vicino alla proprietà trapela che, pure in caso di eventuali dimissioni da parte di Marcolin, non ci sarebbe stato un ritorno di Tesser alla guida della formazione irpina. La dirigenza, come gran parte della tifoseria, è convinta che la squadra sia in grado di ottenere quei pochi punti che ancora mancano per raggiungere la salvezza. Dipende tutto dai calciatori, dunque, che saranno chiamati a dare immediatamente una risposta concreta contro il Trapani, rispolverando quella grinta che è mancata completamente nelle ultime esibizioni. Nelle ultime cinque partite l’Avellino è riuscito a realizzare soltanto un gol, quello di Castaldo contro il Pescara, peraltro inutile ai fini del risultato. Eppure è la stessa formazione che fino a un mese fa era andata puntualmente a bersaglio in ogni partita, con una media di 1,45 reti a gara.
Confermando la fiducia a Marcolin e ribadendo che non è ipotizzabile un ritorno di Tesser, la società ha voluto responsabilizzare ulteriormente i giocatori che dovranno rispondere coi fatti. Allenamenti a porte chiuse e bocche chiuse: oggi il tecnico non terrà la rituale conferenza stampa di vigilia della gara di domani sera: l’Avellino deve parlare sul campo.
Corriere dello Sport