Serie B, doppietta di Dezi alla Salernitana
SALERNITANA-BARI 3-4
SALERNITANA (4-3-3): Terracciano 5,5; Ceccarelli 6,5, Bernardini 6, Empereur 5,5, Rossi; Odjer 6,5, Pestrin 5 (13′ st Zito), Bovo 6; Nalini 6 (23′ pt Donnarumma 7,5), Coda 7, Gatto 7 (dal 41′ st Bus sv). A disp.: Strakosha, Tula, Franco, Moro, Ronaldo, Tounkara. All.: Menichini 6
Falli commessi: 8
Fuorigioco fatti: 0
BARI (4-3-3): Micai 7; Defendi 5,5, Tonucci 5,5, Di Cesare 5,5 (dal 36′ st Contini sv), Gemiti 6; Valiani 5,5 (dal 29′ st Lazzari sv), Romizi 7, Dezi 7,5; Rosina 5,5, Maniero 6,5 (47′ st De Luca sv), Sansone 6. A disposizione: Guarna, Cissokho, Rada, Jakimovski, Donati, Tutino. Allenatore: Camplone 7
Falli commessi: 9
Fuorigioco fatti: 1
Arbitro: Saia di Palermo 6
Guardalinee: Belluti e Dei Giudici; quarto uomo: Viotti.
MARCATORI: 44′ pt Dezi (B), 46′ Donnarumma (S), 7′ st Sansone (B), 10′ Maniero (B), 14′ Coda (S), 16′ Donnarumma (S), 19′ Dezi (B)
ESPULSO: Odjer (S) per somma di ammonizioni
AMMONITI: Rossi (S), Odjer (S), Lazzari (B)NOTE: spettatori 17.651. Angoli 6-4. Rec.: 2′ pt, 3′ st. Salernitana con il lutto al braccio per la scomparsa del fratello del ds granata, Fabiani.
Il delirio, la disperazione, il calcio nelle sue versioni, ch’è gioia e dolore: perché adesso il Bari la serie A la vede, per davvero, sentendosi forte d’un terzo posto ch’è pure autostima a pioggia dalla seconda consecutiva vittoria in trasferta; e perché ora alla Salernitana la C sembra il baratro sul quale si ritrova ad ondeggiare. E’ una serata pazzesca, che in dodici minuti della ripresa ribalta se stessa dal 3-1 del Bari, al 3-3, poi al 3-4 che certifica le ambizioni d’una squadra che ci crede e scatena la depressione per chi invece ha pensato di avercela fatta. E’ una partita assolutamente «matta», diabolicamente bella per il Bari, cinica e perfida per la Salernitana, che non vince in casa dal 22 gennaio (con il Brescia) e resta lontana, non troppo ma parecchio, dalla salvezza.
DOUBLE FACE. Le classifiche non mentono, esprimono distanze tecniche, e dal 10′ in poi il campo è un’enorme macchia biancorossa, dalla quale si ergono Romizi e Dezi. E’ sfida di ritmo, di cuore, di sano agonismo, nel meraviglioso clima d’una serata elevata a signorilità dal gemellaggio tra le tifoserie, e se i piedi non riescono a legittimare le differenze: il campo se lo è preso il Bari ma la Salernitana c’è, perde Nalini per infortunio (23′) e trova in Donnarumma l’uomo che la fa respirare un po’.
LA FIAMMATA. C’è calcio e adrenalina, c’è spessore tattico e ferocia, e quando il Bari se ne va (44’) sulla carambola sistemata di piatto per lo 0-1 da Dezi, sembra sia stato scritto l’epilogo, scarabocchiato a modo suo dalla Salernitana, ma subito: Donnarumma è lì, oltre la linea dei difensori, gigantesco nello stacco che vale il pareggio ed una speranza. Quando la Salernitana rallenta, e accade a inizio ripresa, il Bari dilaga, coglie il segnale degli dei (7’ deviazione di fondoschiena in fuorigioco di Sansone su tiro di Rosina) ed a seguire prodigio di Micai su Ceccarelli, sembra l’abbia incartata con il 3-1 in contropiede di Maniero (10’), poi subisce il ritorno di Coda (14’) e Donnarumma (16’), un 3-3 folle, elettrico, non definitivo, perché la zampata di Dezi (19’) è un checkin per i play off, vidimato da Defendi (24’) che spegne la luce. La Salernitana si è rimodellata, con Zito attacca in una sorta di 4-2-4, esce con fischi ingenerosi per l’impegno. E’ l’anticamera dell’inferno, mentre di là c’è il percorso per il Paradiso.
Corriere dello Sport