A Radio Crc, a “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, ha parlato Graziano Cesari, ex arbitro di Serie A, che ha voluto dire la sua sulle polemiche rivolte a Rizzoli per il suo arbitraggio nel match di ieri tra Torino-Juventus: “Gli arbitri ne stanno combinando di tutti i colori quest’anno. Rizzoli? È vero che arbitra buone partite, ma bisogna poi vedere l’esito finale. Caratterialmente è un uomo poco coraggioso, non forte e l’immagine simbolo è quando chiese a Sansone se era fallo o meno e questo significa avere pochezza caratteriale. Certamente ha un grande difetto caratteriale: se la partita è normale e l’agonismo non è esasperato, è un buonissimo arbitro, ma quando il match sale di tono, è destinato a cadere e ieri l’ha dimostrato con Bonucci: il difensore della Juventus doveva essere espulso, ma invece Rizzoli ha preferito il dialogo, ha adottato un metodo tutto suo, anche se in questo caso di tutto si parla tranne che di dialogo e a questo punto mi chiedo se si sarebbe comportato allo stesso modo se al posto di Bonucci, ci fosse stato il Sansone di turno. Ieri doveva andare in conferenza stampa nel dopo partita e spiegare gli episodi. Non so cosa avrebbe detto, ma se avesse parlato, ci sarebbe stata qualche polemica in meno o quanto meno si sarebbe appezzato il suo coraggio. La prova tv per Bonucci? Non la si può utilizzare perché riguarda solo gli episodi sfuggiti all’arbitro. Alex Sandro poteva essere espulso con la moviola in campo? No, perché l’episodio rientra in quelle situazioni in cui non è possibile utilizzare la moviola. Mi viene da ridere quando dicono che gli episodi a fine stagione si compensano, ma ci sono momenti e momenti. Se la moviola è stata introdotta per non influenzare il campionato, il ruolo dell’arbitro diventa decisivo e Rizzoli ieri è stato incapace di valutare le situazioni in campo”.