Il tempo passa, ma se è possibile, la voglia di Napoli di Diego Maradona aumenta. L’ex numero 10 ha creato un saldo rapporto con alcuni giocatori che indossano oggi le maglie azzurre. I familiari di Reina sono stati suoi ospiti; Insigne, Mertens e Koulibaly gli hanno regalato le loro casacche dopo la vittoria sull’Empoli, poche ore prima della sfida scudetto con la Juve arrivò una telefonata di incoraggiamento da parte di Maradona nel ritiro alla periferia di Torino. Attivissimo sui social, l’ex fuoriclasse ha commentato il 3-1 sul Chievo pubblicando la foto di Higuain, e poi il sentito ringraziamento ai tifosi dei Quartieri Spagnoli che hanno ridato vita al murales dedicato al capitano nel 1990. «Chi ama non dimentica». La scritta che apparve al San Paolo in omaggio a Maradona quando era sospeso tra la vita e la morte. Io difendo la città: il coro che tutto lo stadio canta. Sono questa le frasi che Diego dedica sempre a Napoli. Maradona vorrebbe che quella intensa storia riprendesse e ha lanciato chiari segnali a De Laurentiis. Le ultime parole su una possibile collaborazione risalgono al 10 gennaio. «Era già una mia vecchia idea, ora la devo mettere a punto e devo assolutamente vedermi con Maradona e verificare cosa possiamo fare insieme di bello. È un personaggio che bisogna mantenere nel calcio e non bisogna assolutamente perderlo». C’è una vecchia idea di renderlo Ambasciiatore internazionale del Napoli, ma l’idea è rimasta tale, vecchia appunto. Ma cosa sogna di fare Maradona in questo Napoli? Un ruolo dirigenziale, operativo e non rappresentativo. «Se proprio dovessi rientrare nel Napoli vorrei avere la garanzia di un progetto vincente per Napoli». (tratto da Il Mattino)