Ne ha giocate di migliori Lorenzinho, ma si è sacrificato per l’intera gara, per il Napoli e per Higuain. In un San Paolo che lo ha invitato a non mollare Insigne, all’inizio, non riusciva a inserirsi tra le due linee avversarie. Il Chievo, aveva sbarrato il binario, ma non aveva pensato che dalle retrovie poteva sbucare Ghoulam, colui che non ti aspetti, l’uomo che ti fa la differenza. Lorenzo ha avuto una sola grande chance, a porta praticamente spalancata, l’ha sprecata. Pecca grave, come l’erroraccio di Chiriches: «Può accadere, ha sbagliato lui ed è capitato anche a me. Era fondamentale raddrizzare subito il risultato e ci siamo riusciti»: parole da trascinatore, come il suo atteggiamento in campo. Dopo la rete di Rigoni, è stato tra i primi a incoraggiare il difensore romeno. Ha fatto altrettanto quando Chiriches si è tolto il malocchio di dosso andando a segnare il gol del vantaggio. La ritrovata condizione del Pipita rinnova il patto tra gli azzurri: fino alla fine i palloni erano tutti per l’argentino, rimasto in campo novanta minuti, uscito prima, invece, tra gli applausi del San Paolo il talento di Frattamaggiore: «Stiamo bene, guai a fermarci adesso, la partita ha dimostrato che non abbiamo problemi di natura atletica». Intanto, si è ripreso a danzare sotto la curva… (tratto da Il Mattino)