ESCLUSIVA – Lorenzo Crea: “Il Napoli dovrà giocare le ultime 11 gare come fossero delle finali. Anche a Sanremo il calcio è stato vissuto con molta passione”

All'interno le parole del giovane collega

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Il Napoli continua nel suo duello infinito con la Juventus per lo scudetto, tutto è ancora in ballo e si analizza anche la condizione fisica e il calendario dell’undici di Sarri. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega Lorenzo Crea sul momento degli azzurri ma anche sul mercato di Giugno dove qualcosa bolle in pentola”

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Il pari di Firenze, consente alla squadra di Sarri di tenere a debita distanza i viola e la Roma, sei del parere che è un punto guadagnato o due persi? “Io credo che il bicchiere è decisamente  mezzo pieno, la squadra ha chiuso la partita del “Franchi”  in crescendo. Dal punto di vista fisico ho visto un buon Napoli e visto anche l’andamento del primo tempo, l’1-1 penso che sia un risultato da non buttar via”.

Contro i viola era anche la gara dei vari Higuain e Insigne, al centro di diverse polemiche o vicende poco positive, come hai visto i calciatori azzurri lunedì sera? “Sul “Pipita” non avevo dubbi che sarebbe tornato al gol , nel suo caso non era il chilo è mezzo in più ma solo essere di nuovo coinvolto nella manovra e contro la Fiorentina oltre il gol ha fatto vedere tutto il suo repertorio, peccato che Tatarusanu gli ha negato la doppietta. Insigne? Ha corso per tutta la gara, è migliorato tantissimo nella fase difensiva e per stanchezza non ha segnato la rete dei successo, direi bene entrambi”.

Il calendario ora strizza l’occhio alla squadra di Sarri, tutto è ancora aperto per il discorso scudetto? “Il Napoli deve pensare ad una gara alla volta, senza fare calcoli, se la squadra dovesse proseguire sul percorso di crescita fatto vedere nelle ultime partite, nulla è precluso alla compagine partenopeo. Sullo scudetto c’è da dire che niente è impossibile, ma è chiaro che i partenopei dovranno farsi trovare pronto la primo passo falso dei bianconeri, perciò saranno undici giornate intense di campionato”.

Il Napoli è già una squadra competitiva per il vertice, i numeri non mentono, ma tu fossi nel club dove perfezioneresti la rosa a Giugno? “Io credo che tre sono i ruoli da puntellare in maniera particolare. Innanzitutto direi un difensore centrale di livello, nulla da dire ad Albiol, signor giocatore, ma io personalmente ne prenderei un altro forte per rendere il reparto arretrato ancora più competitivo. Poi senza ombra di dubbio un esterno sinistro per poter spingere di più in attacco, visto che i calciatori attuali sono più di copertura. Infine a centrocampo credo che oltre Grassi andrebbe preso un altro elemento che sia in grado di poter essere un titolare. Io personalmente avrei già completato la rosa a Gennaio, però è inutile tornarci su e pensiamo al finale di stagione, per il mercato estivo poi ci sarà tempo”.

Tu e Alfredo Mariani siete stati a Sanremo, lì il fenomeno calcio com’è stato vissuto? “Direi più che bene, dietro le quinte c’erano le radioline e un maxi-schermo per assistere alla sfida Juventus-Napoli. Possiamo dire che anche nella kermesse della canzone internazionale il calcio è stato vissuto con la stessa passione di sempre”.

Intervista a cura di Giuseppe Sacco

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