Si ingada su due clan per l’ “affare” Insigne

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In giro durante la movida proprio per compiere rapina, i malviventi avevano notato il Rolex e un braccialetto al polso di Lorenzo Insigne impegnato alla guida della Mercedes nel traffico. In un attimo, dopo averlo riconosciuto, hanno deciso di entrare in azione. Ognuno dei due sapeva cosa fare, sicuri entrambi di non essere riconosciuti dalle telecamere di viale Gramsci e di piazza Sannazzaro, attraversata poi a tutta velocità per allontanarsi il più rapidamente possibile dalla zona. Uno indossava un casco integrale, l’altro uno “scaldacollo”. Con il passare delle ore, gli investigatori sono sempre più propensi a credere che Lorenzo Insigne, proveniente da un ristorante a Cappella Vecchia insieme con la moglie e due coppie di amici, sia stato vittima di un
assalto improvvisato, compiuto però da professionisti delle rapine. Tant’è vero che le indagini sono puntate decisamente verso la Torretta o al massimo i Quartieri Spagnoli: zone percorribili con facilità sugli scooter e molto meno dalle auto di polizia e carabinieri. Ecco perché il colpo è scattato in viale Gramsci: di traversa in traversa è un gioco da ragazzi, per chi conosce il quartiere, arrivare in poco tempo nei vicoli a ridosso della riviera di Chiaia e scomparire. I carabinieri hanno ricostruito con precisione la serata di Lorenzo Insigne, all’insegna dell’allegria solo fino a mezzanotte. Alle 21 e 15 di sabato è entrato con la moglie Jenny e altre cinque persone nel ristorante “Coco Loco” a Chiaia, ben frequentato e dove il calciatore aveva preparato un tavolo. Il gruppetto è uscito dal locale alle 23 e 30 e in quattro sono saliti sulla Mercedes del campioncino azzurro. Presumibilmente tra via San Pasquale e via Riviera di Chiaia è stato riconosciuto dai malviventi, i quali hanno notato gli oggetti di valore al polso del calciatore. Un rapido sguardo d’intesa e i due complici si sono messi all’opera, entrando in azione nel momento in cui l’autovettura si è fermata all’ultimo semaforo prima di piazza Sannazzaro. Bottino: il Rolex, due braccialetti con diamanti e 800 euro in contanti per un valore complessivo di circa 30mila euro con la frase finale “dedicami un gol a Firenze”.. I carabinieri avrebbero in mano già un elenco di potenziali colpevoli: giovani che frequentano gli ambienti della microcriminalità.
Le immagini delle telecamere, già acquisite e visionate, non aiuterebbero molto: i volti dei banditi-tifosi non sono riconoscibili. Fonte: Il Roma

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