Cosenza-Juve Stabia 2-1, terza sconfitta per Mister Zavettieri

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Cosenza-Juve Stabia 2-1

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COSENZA (4-4-2): Perina 6; Blondett 6 Tedeschi 6 Di Nunzio 6 Pinna 6; Corsi 6 Arrigoni 6,5 Fiordilino 6,5 Statella 6,5; Arrighini 7 (42′ st Parigi sv) La Mantia 7 (29′ st Cavallaro sv). A disp.: Saracco, Di Somma, Minardi, Caccetta, Criaco, Ventre, Vutov. All.: Roselli.
JUVE STABIA (4-4-2): Polito 6; Cancellotti 5,5 Carillo 5 Polak 5 Contessa 5,5 (20′ st Liotti 5,5); Nicastro 6 Maiorano 6 Obodo 5,5 (29′ st Izzillo sv) Lisi 6 (33′ st Gomez sv); Del Sante 5,5 Diop 6. A disp.: Russo, Navratil, Atanasov, Romeo, Favasuli, Carrotta, Gatto, Mascolo. All.: Zavettieri.
Arbitro: Viotti di Tivoli.
Guardalinee: Falco-Parrella
Marcatori: 15′ pt Arrighini (C), 30′ pt La Mantia (C), 2′ st Diop (JS).
Ammoniti: Statella, Fiordilino (C ), Polak, Liotti (JS).
Note: spettatori 3.650 compresa quota abbonati. Incasso 22.850 euro. Angoli 5-4 per il Cosenza. Recupero, 1′ pt, 5′ st.

Lega pro 2Via col vento per i rossoblù ed ecco confezionata la nona sinfonia al “S. Vito-Marulla”. Silani nei piani alti della classifica ed in piena zona playoff. Sei i punti conquistati nelle ultime due giornate. La continuità dei risultati e lo spirito di gruppo sono l’arma vincente della squadra di casa. Mai doma. Questa volta a cadere sotto i colpi della banda Roselli è stata la Juve Stabia di Zavettieri. Terza sconfitta per i campani sotto la sua gestione. Partita condizionata da un forte vento di scirocco le cui folate hanno sfiorato i 100 chilometri orari. Molti i danni causati in città e nei pressi dello stadio dove sono caduti alcuni alberi. Difficile giocare o applicare schemi e tattica in uno scenario da “bora”. Eppure sia il Cosenza che la Juve Stabia hanno cercato prima l’equilibrio, cosa più importante, poi, quando si presentava la possibilità, la giocata vincente. Difficile per i portieri effettuare le rimesse dal fondo con la palla che si impennava e tornava indietro come un boomerang, così com’è stato difficile battere i calci di piazzati e fissare la palla a terra.
Le due magie. In tutta questa situazione il Cosenza ha chiuso la pratica nei primi 45′ con due magiche giocate di Arrighini prima e La Mantia dopo, col vento a favore. Stordita è sembrata la formazione campana che non è riuscita a prendere le misure ad Arrigoni e compagni. Solo nella ripresa le “vespe” hanno accorciato con una rete di Diop lesto a ribadire in porta un palla vagante dalla sinistra calciata da Lisi (2′ st). In quella frazione il Cosenza ha un po’ sofferto, ma Perina è stato chiamato n causa solo da un tiro lega prodi Nicastro al 12′ st. Un colpo di testa di Del Sante è finito alto sulla traversa (16′ st). Basta così.
Roselli rimescola le carte per l’assenza di Criaco causa un problema alla spalla. Il suo posto viene preso da Corsi con Blondett esterno basso a destra. A fianco di Tedeschi c’è Di Nunzio, mentre in avanti la coppia Arrighini-La Mantia. Nella Juve Stabia tornano Cancellotti ed Obodo in luogo di Romeo ed Izzillo. Diop e Del Sante le punte gialloblù. Si fa vedere subito Nicastro al pronti e via con un tiro che Perina devia. Al quarto d’ora il Cosenza rompe il ghiaccio. Statella lancia in profondità Arrighini che fila via come un treno e batte a rete. Nulla da fare per Polito. Applausi per l’attaccante giunto al sesto sigillo personale. 3′ dopo una punizione di Pinna viene colpita di testa da Blondett, Polito c’è. Alla mezz’ora prima cincischia Nicastro in area silana su assist dalla sinistra di Lisi e, sul successivo ribaltamento di fronte, la micidiale ripartenza del Cosenza con La Mantia che brucia sul tempo Carillo e Polak e spedisce in rete. Servizio al “bacio” di Arrighini per il compagno di reparto (30′ pt).
Prima della fine del tempo ci provano Arrigoni e Statella senza esito. Al rientro delle squadre in campo la rete ospite di Diop, ed un gol sbagliato da Arrighini ben lanciato da La Mantia dopo una lunga sgroppata. Passa al 5-3-2 il Cosenza, ma la Juve Stabia non punge. In chiusura solo una punizione del nuovo entrato Gomez è respinta da Perina. A fine gara Roselli e la squadra a raccogliere gli applausi del popolo rossoblù. Meritati.

Corriere dello Sport

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