“Una pistola in faccia a Insigne? No, nun si un bbuon’…” – di Gabriella Calabrese

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Quando il gioco si fa duro…i delinquenti riprendono a giocare. Forse, per poter poi andare a raccontare, al proprio nefasto mucchietto di amici e conoscenti, di aver messo una pistola in faccia, nientemeno, che a un giocatore del Napoli! Certo, vuoi mettere questo con la “normalità” del derubare una vecchietta della sua pensione! Di sicuro sono cose dalla valenza differente…nel caso della pensionata non è neanche necessaria l’arma, basta uno strattone! Il calciatore, quello no, quello fa notizia, finisce sui giornali, ne parlano tutti, eccome se ne parlano! E allora facciamolo, dai…Ma quello è Lorenzo Insigne? Sì, dai, andiamo! InsigneE’ così che, mentre stai passeggiando, in un sabato sera di febbraio, per le strade della tua città, qualcuno che ti conosce, ma che tu non hai mai visto, ti minaccia e pretende, con l’aiuto di una pistola, che tu gli dia la tua roba, i tuoi oggetti, qualcosa che ti è particolarmente caro, un ricordo…E la eco sui giornali il giorno dopo è tutta per lui, pecchè mo’ è un bbuon… Pens’ ca’ è un bbuon…Per qualcuno la cosa meravigliosa è la tempistica. La squadra azzurra attraversa un momento delicato, così, tra battutine inopportune, discorsi di mercato, carri dei vincitori che si svuotano, ipotesi di strategie commerciali, bilance tarate male, social impazziti e amici che fanno più male dei nemici, ritornano, in tutta la loro prorompenza mediatica, le rapine ai calciatori. Napoli non protegge i suoi figli, Napoli non vuole bene al Napoli, Napoli spinge i calciatori azzurri ad andar via, etc etc…Napoli, sempre Napoli. InsigneNon un delinquente che deruba un cittadino, ma un napoletano che rapina uno dei calciatori simbolo della sua squadra, perchè ne vuole il male. Dimenticando la logica delinquenziale del bottino facile, congelando il fatto, non tanto irrilevante, che una rapina a Lorenzo Insigne frutti, probabilmente, a livello economico, molto di più di quella alla vecchietta…Non c’è altra logica, se non questa, dietro l’episodio gravissimo accaduto sabato sera al Vomero. Aggravato dal fatto dell’ esser rapinato in quanto riconosciuto. Solidarietà a Lorenzo Insigne per quanto accaduto, solidarietà alle vecchiette a cui sovente accade. Napoli condanna e condanna entrambe le cose in maniera unanime. Napoli è sdegnata, si vergogna. Napoli urla a chi strattona e deruba la vecchietta e a quel “maledetto” figlio con la pistola ca nun è un bbuon, che sarà lei a rimetterci, semmai a lui possa interessare. Napoli urla all’ altro figlio, la vittima, stavolta nota, che iss’ sì ca’ è un bbuon, e che la Napoli del calcio, insieme alla Napoli vera, è orgogliosa di lui!

Factory della Comunicazione

a cura di Gabriella Calabrese

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