IlTalentonline – Ti scatterò una foto
Ci sono foto che dicono più di mille parole, fotogrammi di esistenza che ci definiscono, attimi da immortalare per poi rivederli e rivederli ancora. Danilo Barbosa da Silva, per tutti semplicemente Danilo, ne è il protagonista principe. Nato nel ’96 a Simões Filho, inizia la sua, fin qui breve, carriera con la maglia del Vitoria per poi passare tra le fila del Vasco da Gama. Dove, dal 2011 al 2014, completa il percorso giovanile che lo proietta verso il calcio dei pro: il 19 aprile infatti gioca la prima giornata del Campeonato Brasileiro Serie B contro l’America – MG, poi altri 180 minuti contro Atletico Goianiense e Oeste. Bastano, però, a Jorge Mendes per decidere di investire sul mediano brasiliano sia economicamente, acquistandone parte del cartellino, che in termini di fiducia. Fa tappa al Braga per 4,5 milioni di euro e la scelta si rivelerà piuttosto giusta: 28 presenze, 2 gol e 2 assist tra campionato portoghese e coppe nazionali. Ce ne sono eccome di foto che ne attestano la breve storia d’amore con la maglia della squadra di casa all’Estadio Municipal de Braga: dalla mitraglia dopo il gol contro il Vitoria Setubal alle azioni in cui si disimpegna costruendo gioco o distruggendo quello altrui. In estate ha disputato il Mondiale U20 da capitano e ha raccolto il secondo posto sia di squadra che come miglior calciatore del torneo. Mendes lo porta al Valencia dal suo “amico in affari” Peter Lim, in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Stavolta lo scatto che conta è quello del giorno della presentazione come nuovo centrocampista del club spagnolo: lui, la mamma e la nuova maglia, per ringraziarla dei sacrifici fatti nel corso degli anni. Quasi a voler ribadire che nell’Olimpo del calcio europeo ci è entrato soprattutto grazie a lei. I tifosi del Mestalla ne apprezzano le doti in 28 occasioni e in tutte e 4 le competizioni cui prende, e ha preso, parte la loro squadra: 1743 minuti in campo tra Champions, Europa League, Liga e Copa del Rey, con tanto di 2 passaggi vincenti in terra iberica. Volendo, poi, fotografarne le caratteristiche, parleremmo di un centrocampista centrale ambidestro, ben strutturato fisicamente. Non ci pensa due volte a sventagliare lungo per il compagno in fascia, porta in campo molta sostanza e poca appariscenza. Copre tutta la zona centrale del campo, finendo per ricordare il classico box to box all’inglese. Fa parte della batteria dei saltatori, dovrà, però, lavorare sul ritmo da dare alla manovra perché ancora blando per i grossi campionati europei. Faro, leader in campo, insufficiente in termini di posizionamento in marcatura. “E nell’ansia che ti perdo ti scatterò una foto…”.
a cura di Francesca Flavio