Massimo Mauro: “Nessuno è contento di trovarsi di fronte Higuain e compagni; Hamsik, adesso, vale Iniesta”

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Fermo restando l’importanza delle gare di domenica, l’ansia per il big-match del 13 febbraio sta salendo. Uno scontro che può rivelarsi decisivo, solo in caso di vittoria azzurra, dice Massimo Mauro, che vede una Juve stanca ed un Napoli che, pur non sapendo gestire le partite, è diventato una squadra scudetto

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Hanno comunque una filosofia di gioco totalmente opposta. «Sarri preferisce fare la partita, Allegri aspetta. Tra una settimana assisteremo a un duello interessantissimo dal punto di vista tattico, sono curioso di vedere quale sarà l’atteggiamento dei partenopei. Conoscendoli, credo che andranno a Torino per vincere perché diversamente non possono fare. Il Napoli fa fatica a gestire, lo ha dimostrato nel secondo tempo contro la Lazio. La Juve adora questo tipo di avversari, si mette nella sua metà campo e ti ammazza con le ripartenza di Dybala e Pogba. Non sarà facile mantenere alta la linea difensiva contro gli juventini».

Psicologicamente chi arriva meglio allo scontro diretto? «Il Napoli, sempre che dovessero vincere entrambe domani. Giocare con due risultati su tre a disposizione significa avere un vantaggio che altri non posseggono. Ma attenzione ad Allegri: gli riconosco un pregio enorme, che è quello di saper motivare i propri giocatori di domenica in domenica».

Non si sta creando troppa attesa intorno al match? «È giusto che ci sia frenesia, ansia, perché si affronteranno due formazioni in lotta per lo scudetto. Sarà decisiva solo in caso di vittoria del Napoli. Se invece i tre punti dovessero andare alla Juventus, il torneo diventerebbe ancora più incerto».

Si può diventare squadra da scudetto in pochi mesi? «Sì se hai Higuain che segna tutte le domeniche, il miglior centrocampista che si chiama Jorginho, un talento puro come Insigne, in difesa un Albiol che non sbaglia niente e un Hamsik di livello mondiale: per me oggi vale quanto Iniesta del Barcellona».

C’e pure tanta altra bella gente. «Certo. Reina è un leader in campo e fuori, Allan sa bene il fatto suo, Koulibaly è su livelli mostruosi, Hysaj fa quadrare la difesa, Callejon garantisce equilibrio a tutta la squadra ed è diventato l’ago tattico della bilancia. Io adesso non vedo punti deboli in questo gruppo».

Il Napoli avrà in trasferta tutti gli scontri diretti. «Il difficile sarà per chi dovrà affrontare gli azzurri. Nessuno ha piacere di trovarsi di fronte Higuain e compagni».

(Tratto da Il Mattino)

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