Lega Pro, la Paganese spaventa il Foggia allo Zaccheria
Foggia-Paganese 2-2
FOGGIA (4-3-3): Narciso 5; Angelo 6 Loiacono 6 Gigliotti 6 Di Chiara 6; Agnelli 5 Coletti 5 (1′ st Vacca 6.5) Gerbo 5.5 (10′ st Chiricò 7); Sarno 5.5 Iemmello 5.5 Floriano 5.5 (39′ st Riverola 6). A disp.: Micale, Bencivenga, De Giosa, Lodesani, Sicurella, Adamo, Agostinone, Sciretta. All.: De Zerbi.
PAGANESE (4-2-3-1): Borsellini 6; Esposito 6.5 Sirignano 5.5 Bocchetti 6 Acampora 6 (33′ st Parente 6); Palmiero 6.5 (29′ st Grillo 5.5) Carcione 6; Caccavallo 7 Deli 6.5 Cicerelli 6 (22′ st Gurma 5); Cunzi 6.5. A disp.: Novelli, Tsouka, De Feo, Cassata. All.: Grassadonia.
Arbitro: Piscopo di Imperia.
Guardalinee: Urselli-Salvatore.
Marcatori: 26′ Gigliotti (aut.), 37′ Caccavallo (P), 13′ st Iemmello (F), 15′ st Chiricò (F).
Ammoniti: Cunzi (P), Caccavallo (P), Vacca (F), Esposito (P), Angelo (F)
Note: al 34’ pt Sarno (F) ha fallito un rigore. Spettatori 7 mila circa. Angoli 12-2 per il Foggia. Recupero, 2’ pt, 4’ st.
Una partita a due facce, il Foggia rimedia a una figuraccia in casa contro la Paganese, ma non riesce ad andare oltre uno 2-2 che per i programmi ambiziosi di classifica vale quanto una sconfitta. I campani sono andati all’intervallo con due gol di vantaggio, nella ripresa il forcing rossonero ha prodotto il pareggio nell’arco di 3′, dal 13′ al 15′, poi più nulla. Al 13′ la mezza rimonta la innescava Iemmello (undicesimo centro in campionato) trasformando una punizione ravvicinata nell’area piccola scaturita da un passaggio indietro al giovanissimo portiere Borsellini (classe ’99) che toccava con le mani. Sulle ali del ritorno di fiamma rossonero saliva il mobile Chiricò (entrato 5′ prima al posto di Gerbo) che metteva dentro un gran gol da far cadere giù lo Zaccheria: scambio con Angelo, dribbling in area e missile in porta. Foggia sul 2-2 dopo 15′ della ripresa, c’era tutto il tempo per trovare la rete del vantaggio anche se la Paganese ha giocato sempre a viso aperto ed ha tenuto la palla lontano dall’area quanto più ha potuto. Ma quel gol sarà solo un’illusione, il Foggia dopo aver regalato ai campani un rigore nel primo tempo con Sarno, graziava la Paganese nel finale con il migliore dei suoi marcatori, Iemmello, che al 38′ divorava il gol del possibile vantaggio sparando addosso al portiere una verticalizzazione servitagli su un piatto d’argento da Chiricò. Il Foggia ha sbagliato tanto sottoporta, la Paganese no e forse il sunto della partita sta tutto qui.
La trama. I giovani di Grassadonia aspettano guardinghi e ripartono, come da copione ormai consolidato allo Zaccheria, prima del vantaggio campano i rossoneri dalle parti di Borsellini si fanno vivi con Iemmello che scodella di poco a lato un traversone basso dalla sinistra di Di Chiara (20′). E’ un sussulto per i tifosi rossoneri che dovranno qualche minuto più tardi ingoiare però il vantaggio della Paganese. Al 26′ Caccavallo s’invola sulla corsia di destra, avanza palla al piede e scocca un tiro-cross sul quale si avventa Gigliotti che intercetta, ma non impedisce al pallone di schizzargli sullo stinco e mandare alle spalle di Narciso. La reazione del Foggia è confusa, Iemmello (30′) imbecca Sarno che prova da buona posizione ma il tiro finisce alto. Una mano per rimettersi in corsa a Foggia gliela dà la Paganese con l’ingenuo fallo in area di Sirignano su Gigliotti (34′): il francese strattonato platealmente in area su calcio d’angolo, l’arbitro vede e ordina il rigore per il Foggia. Batte Sarno, conclusione angolatissima che sbatte sul palo interno e rimbalza in campo. Terzo errore dal dischetto dopo gli erroracci (due) nella gara interna contro il Monopoli.
La Paganese approfitta della confusione dei foggiani per pungere ancora in contropiede. Al 37′ la formazione di Grassadonia attraversa il centrocampo rossonero con una facilità disarmante, pallone a Cunzi che si trova a tu per tu con Narciso in uscita disperata, intervento maldestro del portiere, azione che si sviluppa sui piedi di Caccavale che a porta vuota insacca il secondo gol beffando nuovamente la retroguardia rossonera proprio come all’andata.
Corriere dello Sport