Dopo numerosi anni alle prese con Hoffer & co., il Napoli sembra aver trovato finalmente l’uomo giusto per gestire gli esuberi. Giuntoli, nelle prime due settimane di Gennaio, è riuscito a piazzare tre calciatori generosamente stipendiati dalla società (0 presenze nella stagione attuale). Il primo “colpo” di mercato, ladies and gentlement, è stato quello di Ignacio Fideleff, in orbita partenopea addirittura dai tempi di Mazzarri. L’ex ds del Carpi, con il difensore argentino, è riuscito in ciò che Bigon si era arreso: piazzare il classe ’89 a titolo definitivo, più precisamente al Club Nacional Asunciòn. Una vera e propria liberazione, tenendo conto che i supporters partenopei si erano perfino dimenticati dell’esistenza del biondo difensore. Anche la seconda operazione in uscita ha visto protagonista la linea arretrata: al Bologna, in prestito secco, è arrivato Camilo Zuniga, misteriosamente scomparso dal palcoscenico del San Paolo. A chiudere il “trio delle meraviglie”, un altro nome finito nel dimenticatoio con l’arrivo di Sarri sulla panchina azzurra: stiamo parlando ovviamente di Henrique, mai incluso nel turnover dell’ex tecnico dell’Empoli, accasatosi dai connazionali del Fluminense a titolo definitivo. Nonostante l’attenzione nei confronti di una mezz’ala e di un difensore centrale, Giuntoli è ancora vigile sul libro paga del club: da piazzare, dopotutto, c’è ancora De Guzman, fuori rosa dall’arrivo di Sarri in panchina, e Radosevic, appena rientrato dal prestito Rijeka. In aggiunta, il lavoro di “potatura” potrebbe includere anche alcuni calciatori giovani che hanno richiesto il prestito, come Luperto, Dezi e Gnahorè (centrocampista della Carrarese ad un passo dalla maglia azzurra, visite mediche previste nei prossimi giorni). Il lavoro del dirigente azzurro sarà tutto fuorchè semplice…
Il Punto di Umberto Garofalo
RIPRODUZIONE RISERVATA