Pepe rosa, pepe verde…ma solo il “Pepe azzurro” difende la città!
Può essere così intriso di azzurro un uomo nato 2.400 chilometri lontano dal Vesuvio? Sì, se si tratta di Pepe Reina da Cordoba, Spagna.Nello spogliatoio, è il collante tra tecnico, squadra e società. In campo ha restituito sicurezze alla difesa, è il joystick di Koulibaly ed il reparto colabrodo ora è bunker: 15 gol subiti nel girone d’andata, nove in meno rispetto al campionato precedente. Alfiere dell’appartenenza partenopea, Pepe è un vero e proprio spot vivente per Napoli. Luigi de Magistris per lui chiederà la cittadinanza onoraria. «Chi la difende anche se non è napoletano merita di diventare cittadino della città più emozionante del mondo». Il sindaco si riferisce all’episodio di Bergamo contro l’Atalanta, alla sua esultanza verace sotto la curva nerazzurra da cui piovevano cori razzisti. Su Twitter viene accusato di essere anti sportivo. Reina non abbozza, anzi replica pungente: «Senti prima i cori razzisti e poi chiedi a me di essere sportivo…» prima di sottolineare che «tre grandi punti tornano nella terra del sole». In un’intervista a Telecinco Pepe disse che era vero «che a Napoli si piange due volte, quando si arriva e quando si parte. All’inizio sembrava una locura, una pazzia; alla fine ti rendi conto che i napoletani hanno un cuore, ti danno tutto quello che hanno e ti aiutano più che possono». Ormai il suo slang italo-napoletano ha sostituito il castigliano, non c’è più il “tanto”, ma l’«assaj». Scaramantico, informale e sorridente, vive la città, che si sieda nella trattoria dei Quartieri a mangiare pasta e patate o nella pescheria-ristorante alla moda di Chiaia o ancora nell’accorsato locale puteolano. Il tutto con un ingrediente fondamentale: una simpatia contagiosa, che consente a Pepe di fare gruppo. Come sempre, in campo e fuori. A San Silvestro è stato uno dei trascinatori del veglione, a fine gara è lui che raduna i compagni sotto la curva – incurante della bile che scatena in alcuni commentatori tv – e intona insieme ai tifosi ”Un giorno all’improvviso”, il coro ufficiale delle vittorie azzurre. (tratto da Il Mattino)