Alessandro Tullio: “Sarri ha scelto il 4-3-3, ma da qualche giornata, anche lui come chi lo ha preceduto, viene accusato di integralismo. Ma davvero il calcio è diventato questione di numeri?”

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Il gioco del calcio è movimento. Il movimento richiede condizione atletica e capacità di passo che non può essere chiusa in una geometria le cui dinamiche sono vere ma quasi mai veritiere. Il movimento richiede certezza nella didattica e si acquisisce con il tempo ed è direttamente proporzionale alla capacità di comunicare modalità e tempi di esecuzioni agli interpreti. Quattro – tre – tre o quattro – tre – uno –due si concretizzano in una serie di numeri che danno forma ad una squadra che vuole esprimere una serie di punti di riferimento. I numeri somigliano il contenitore , il movimento è il contenuto invece. Entrambe importanti ma privilegiare il contenuto è il dogma del calcio. Il credo di Sarri è fatto di movimenti d’insieme tutti orientati alla ricerca della sostanza primaria di questo gioco che si traduce nel semplice dogma “subire meno possibile, farne il più possibile”. Qualsiasi sia la strada da tracciare contenuto e contenitore sono da sempre oggetto di domanda di stampa e tifosi, opinionisti ed addetti ai lavori. Qualcuno crede che i numeri abbiano valore, qualcun altro crede nel movimento. C’è chi crede nei tre difensori e c’è chi crede che sia il possesso palla la discriminante che porta al goal ed all’equilibrio. C’è chi non rinuncerebbe mai alla difesa a quattro e c’è chi cambia contenitore e contenuto a seconda del materiale tecnico a disposizione. Tutto ed il contrario di tutto genera discussioni e preoccupazioni nel mondo del calcio. Sarri crede nella difesa a quattro se si parla di forma e nella veriticalizzazione se si parla di contenuto. Crede nell’ampiezza di Callejon cosi come crede nel numero quattro in difesa. Qualsiasi sia la strada che porta ai numeri non si scordi quanto sia decisivo il contenuto che porta ad un passo dalla verità. Ad agosto credeva nel giocatore capace di stare dietro le punte e solo poche partite lo hanno portato ad elaborare un Napoli nella forma e poi nel contenuto privilengiando l’ampiezza al possesso. Le strade sono molteplici ed il Napoli con il passare dei mesi ha preso forma e quindi contenuto. Fondamentale continuare sulla strada maestra del lavoro che ha fatto salire il Napoli in prima fila in questo campionato che aspetta ancora un padrone. Saranno ancora decisive, forme e contenuto, perchè questo Napoli deve essere un vaso di argilla capace di adattarsi e cambiare ogni volta che la stagione lo richiede. Le difficoltà e le vittorie sono dietro l’angolo. Sarri ha tutta l’aria di essere pronto ad inseguire ogni sogno mai sperato da inizio stagione.

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