ESCLUSIVA – Giuseppe Pezzella (centr. Palermo): “Emozionato come un bambino nel mio debutto in serie A. Nel Napoli ammiro la classe immensa di Higuain”
All'interno le parole della mezz'ala classe '97 del Palermo
Il calcio spesso regala giornate indimenticabili come quella della mezz’ala classe ’97 Giuseppe Pezzella che ha debuttato a dicembre contro l’Atalanta e quindi un emozione da raccontare. Ilnapolionline.com lo ha intervistato all’evento della scuola calcio dei fratelli Caruso alla A.S.D. di via Camaldolilli anche sul momento della Primavera rosanero e tanto altro.
In occasione di Atalanta-Palermo, c’è stato il suo debutto in serie A con la maglia rosanero, quali sono state le sue prime sensazioni? “Un emozione indescrivibile, ero felicissimo come un bambino che frequenta i campetti di una scuola calcio. Sensazione fantastica e per certi versi irripetibile”.
Passando alla Primavera, avete già affrontato il Napoli Primavera di mister Saurini e alla ripresa del campionato li sfiderete a Sant’Antimo, che compagine è a suo avviso quella azzurra? “L’undici partenopeo di età è la più giovane in assoluto, all’inizio non aveva l’esperienza necessaria, ma con il passare del tempo si è ripresa in maniera netta e per quanto riguarda la sfida del 16 gennaio prevedo una gara molto equilibrata”.
A proposito di napoletani, tu giochi in nazionale, nell’Under 19, con Alfredo Bifulco, secondo lei quando lo potremo vedere presto in massima serie? “Tecnicamente Alfredo è un calciatore molto interessante, davvero forte oltre che un bravo ragazzo. Io che ci gioco in Nazionale le posso dire che ha le potenzialità per fare il definitivo salto di qualità, spetta a lui confermare quanto di buono si dice sul suo conto”.
Il suo ruolo ora è quello di mezz’ala, quali sono stati i suoi idoli di serie A e se c’è un calciatore del Napoli che ammira in maniera particolare? “Ad inizio carriera ero terzino sinistro e ora gioco nel ruolo di mezz’ala e personalmente mi sono sempre ispirato ai grandi del calcio come Javier Zanetti e Roberto Baggio, prima grandi uomini e a seguire fuoriclasse autentici. Del Napoli ammiro tantissimo Gonzalo Higuain perché è l’arma letale degli azzurri, perciò un giocatore sopra la media”.
Intervista a cura di Giuseppe Sacco
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