Gianluca Conte: “Negli anni di Benitez non splendeva più la luna a Marekiaro, oggi il capitano appare diverso. Meno goleador, più mezzala: è la seconda giovinezza di Hamsik”

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Marek Hamsik e’ il giocatore universale moderno che tutti gli allenatori sognano nella propria squadra, il ragazzo che ogni mamma vorrebbe per sua figlia, l’amico all’interno dello spogliatoio che sa dirti le giuste parole. E’ questa la ragione della longevita’ di Hamsik, in una realta’ come quella di Napoli in cui ti da’ tanto ma in cambio vuole anche troppo. Il ragazzo venuto da Brescia nel 2008 esile e acerbo ma con tanto talento, lo ha capito con il tempo; da Reja passando per Mazzarri, alla gestione Benitez  e’ passato spesse volte dal 7 al 4 in pagella confondendo gli stessi addetti ai lavori sul suo reale valore; il giudizio sommario era fin troppo una sentenza: giocatore di talento ma eterno incompiuto del calcio mondiale, il futuro Lampard che si accingeva ad una carriera buona si’, ma non ai livelli che potesse raggiungere un giocatore dal simil talento ma troppo timido e reverenziale verso giocatori di piu’ alto profilo e  lignaggio. Molti suoi detrattori ritengono tuttora che  le sue 2 stagioni con Benitez, siano le peggiori da quando gioca sotto il Vesuvio, non avendo espresso tutto il suo potenziale , incastrato tra le linee, spalle alla porta a supportare il centravanti . La verita’ e’ che lo slovacco, seppur vero non avesse un rendimento costante, pur contornato da 20 goal nelle 2 annate..disgraziate, e’ maturato anche grazie ai dettami tattici e tecnici dello spagnolo e soprattutto grazie alle tante panchine, servitegli per rivedere in modo razionale i suoi errori sia comportamentali che tattici. Ora eccoci qui, a parlare di un giocatore completamente maturo sotto tutti i punti di vista;  caratterialmente eccezionale, vince molti piu’ contrasti dovuti ad una cattiveria agonistica(chi l’avrebbe mai detto?!) che gli ha permesso di inserirsi perfettamente nel centrocampo a 3 di Sarri, svolgendo un ruolo fondamentale di raccordo tra centrocampo e attacco; scordiamoci del …”Fu Marekiaro”, che si inserisce splendidamente negli spazi lasciati dai Lavezzi o Pandev di turno per andare in rete con facilita’ estrema; il nuovo Hamsik e’ un combattente, cresciuto anche dal punto di vista muscolare e la rete non e’ piu’ un obbligo per meritare il famoso 7 in pagella.

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