Alfano soddisfatto «Stadi più sicuri»
Avvio di stagione positivo in tutte le serie Tavecchio: «Abbiamo responsabilizzato il nostro mondo»
L’ Osservatorio antiviolenza del Viminale ha appena firmato il suo bilancio della stagione calcistica 2014- 2015 con un piccolo allarme per l’aumento del numero degli incidenti. Ma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: il calo del numero degli incontri con feriti in serie A, già registrato nella scorsa annata, e soprattutto i primi segnali che provengono dalla stagione in corso. In questi mesi, infatti, la diminuzione del numero degli incontri con feriti è infatti generalizzato e non riguarda soltanto la serie A. In tutti i campionati monitorati, siamo a – 22% di incontri con feriti (- 16,2 di feriti fra le forze dell’ordine e tra i civili, – 82,3 fra gli steward).
INCORAGGIANTI – Per Alfano «il miglioramento dei dati è senz’altro legato anche all’aumento delle forze dell’ordine presenti durante le partite e ai nostri provvedimenti». La sottolineatura è riferita soprattutto alle ultime settimane: «Nel nuovo campionato c’è un’estensione dei risultati positivi anche nelle serie minori». I segnali più preoccupanti del rapporto dell’Osservatorio riguardavano infatti proprio serie B e Lega Pro. Ora , anche qui, si verifica una diminuzione degli incidenti.
TAVECCHIO APPLAUDE – Carlo Tavecchio ringrazia Alfano per «il grande lavoro di prevenzione e repressione delle forse dell’ordine». Per il presidente della Federcalcio i numeri più recenti sono frutto anche «dell’impegno della Figc e dei club per la promozione di condotte non violenti in particolare dentro gli stadi. Abbiamo responsabilizzato il nostro mondo con interventi normativi specifici in tema di fruibilità degli stadi, adesso puntiamo a migliorare la qualità dei servizi delle partite».
CRITICITA’ – Restano le criticità sottolineate dall’Osservatorio. Che nel suo rapporto parla di un riemergere di problemi dentro lo stadio e del preoccupante aumento nei campionati dilettantistici delle aggressioni contro gli arbitri, in particolare verso i direttori di gara più giovani. Fonte: Gazzetta dello Sport