ESCLUSIVA – Carmine Martino: “Sarri perfetto psicologo per i campioni del Napoli. De Laurentiis ha un grande fiuto per gli allenatori”

Intervista interessante al radiocronista e collega di Mediaset

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Il Napoli chiude alla grande il 2015, al secondo posto in classifica e avanti nelle altre competizioni, insomma in corsa per poter fare sempre meglio in attesa della finestra di mercato del mese di gennaio dove si aspettano colpi importanti e mirati. Ilnapolionline.com ha intervistato il radiocronista e collega di Mediaset Carmine Martino sulla stagione degli azzurri e su altri argomenti.

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Ti aspettavi obiettivamente che il Napoli del nuovo corso targato Maurizio Sarri, a Natale era al secondo posto ad un punto dall’Inter? “Sin dal periodo estivo dissi che credevo fortemente nell’ex tecnico dell’Empoli, ma mai mi sarei aspettavo che in poco tempo riuscisse a portare gioco e risultati, così nell’immediatezza. Il mister nativo di Bagnoli ha davvero sorpreso compreso gli scettici che non credevano nelle sue qualità tecniche e vedendo come gioca la squadra il secondo posto si può dire che è meritato”.

Dove realmente il mister ha colpito l’intero ambiente e sconfitto al tempo stesso gli scettici? “L’aver creato una grande empatia con i calciatori, questa è una squadra che ha in organico grandissimi campioni, tutti capaci di decidere la gara in qualsiasi momento e lui li ha motivati come un grande psicologo. Ad esempio Higuain adesso è una macchina da gol impressionante e sta dimostrando di essere anche un leader come lo stesso Reina e il resto della rosa. Da Gennaio in poi ci sarà un altro campionato e ci vorrà la stessa intensità vista fino ad ora”.

In tanti anni di telecronache ormai per te non è più una novità vedere episodi di razzismo negli stadi, anche ieri a Bergamo come si può debellare questo annoso problema? “Non è facile, perché si dice che si porrà rimedio ma alla fine rimane sempre tutto com’è. Ieri al secondo gol una persona ha inveito verso la Tribuna stampa ma nulla di più, però nel triangolo Bergamo, Brescia e Verona c’è proprio un odio atavico verso la città di Napoli e il mio timore che sarà così anche in futuro. Sul rimedio dovrebbero vietare a queste persone l’ingresso ma non è affatto semplice e quindi si dovrà andare avanti così, purtroppo aggiungo io”.

Tra qualche settimana inizierà la sessione invernale di mercato, in quali settori il club azzurro dovrà intervenire in maniera particolare? “Io penso due calciatori, uno in difesa e l’altro a centrocampo, perché come abbiamo visto nelle ultime partite, ci sono stati giocatori che erano in debito d’ossigeno e servono ricambi all’altezza della situazione. Nei prossimi mesi gli impegni saranno tanti, importanti e decisivo al tempo stesso, mi viene in mente la sfida del 20 Gennaio in Coppa Italia contro l’Inter oppure la gara di Europa League contro il Villarreal e se non effettui un paio di acquisti rischi di arrivare con le pile scariche a fine stagione”.

De Laurentiis riesce ad avere un ottimo rapporto di lavoro con gli allenatori, dove riesce a toccare le corde giuste? “Se escludiamo Donadoni e forse Ventura, però visto quello che stanno ottenendo con i loro club non erano scelte sbagliate, bensì il periodo che non era per loro propizio, il presidente partenopeo ha sempre fatto scelte indovinatissime. Lui è una persona che sa scegliere con cura i dipendenti, come fa con il cinema con i registi. Alla lunga si sa i rapporti non sono sempre idilliaci, ma fa parte del gioco delle parti, ma certamente non è un mangia allenatori”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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