Vicenza-Salernitana 0-0, un pari che muove la classifica dei granata
Vicenza-Salernitana 0-0
VICENZA (4-3-3): Vigorito 6,5; Laverone 5,5 Sampirisi 6 El Hasni 6 D’Elia 6; Gagliardini 5 (11’ st Urso 5,5) Modic 6 Cinelli 6; Galano 5,5 Gatto 6 (40’ st Pettinari sv) Giacomelli 6,5. A disp.: Marcone, Pazienza, Sbrissa, Bianchi, Rinaudo, Crestani, Dal Dosso. All.: Marino 6.
Falli commessi: 11
Fuorigioco fatti: 2
SALERNITANA (5-3-2): Terraciano 6,5; Colombo 6 Lanzaro 6 Bernardini 6,5 Empereur 6 Rossi 6; Bovo 5,5 Moro 6 Odjer 6,5; Gabionetta 6 (41’ st Eusepi sv), Donnarumma 5,5 (24’ st Coda 5,5). A disp.: Strakosha, Pollace, Pestrin, Perrulli, Troianiello, Ronchi, Milinkovic. All.: Torrente 6.
Falli commessi: 17
Fuorigioco fatti: 6
ARBITRO: Saia di Palermo 6.
Guardalinee: Raparelli e Margani.
Quarto uomo: Marinelli.
AMMONITI: Odjer (S), Gagliardini (V), Bovo (S), Colombo (S), Giacomelli (V), Cinelli (V).
NOTE: Spettatori 7.440, di cui 1.600 paganti (per un incasso di euro 55.550). Angoli 3 a 2 per il Vicenza. Rec.: 1’ pt, 3’ st.
Marino e Torrente non si fanno troppo male nel primo posticipo della sedicesima giornata, evitando di complicarsi ulteriormente il cammino in campionato con un pareggio a occhiali senza tante emozioni. Da una parte, la Salernitana sa guadagnare in trasferta un punto che risolleva le sorti di Torrente sulla panchina (appena due punti nelle ultime cinque gare), ma non le sorti di un mini-ritiro a Pescia che continuerà anche nei prossimi giorni. Marino, dall’altra, deve salvaguardarsi da una classifica che in questo momento stride alla formazione vicentina (appena cinque punti sopra la quota salvezza), che sembra abbiamo perso la confidenza con la vittoria (al Menti è arrivata solo una volta). Un momento non di certo favorevole ad entrambe e le poche emozioni durante la partita ne sono la palese dimostrazione.
POCHi sussulti. Il primo tempo ha rispecchiato, di fatto, il trend involutivo delle ultime uscite di Vicenza e Salernitana. Un Vicenza rannicchiato per lo più nella propria metà campo, ispirato dal solito Giacomelli (conclusioni dalle parti di Terraciano soltanto su punizione), malamente orchestrato da un centrocampo che non ha retto come avrebbe voluto Marino. Un Vicenza troppo brutto per essere vero a Terni, una squadra poco precisa in fase di proposizione e di conclusione contro la formazione granata.
La Salernitana dal canto suo è sembrata un cantiere aperto, capace però di mettere in evidenza i limiti difensivi del Vicenza attraverso ordine, equilibrio e dinamismo. Eppure anche Torrente ha cambiato moltissimo rispetto a sette giorni prima, con mezza formazione ribaltata rispetto a quella sconfitta contro la Pro Vercelli. Moro e Bovo non hanno fatto rimpiangere Pestrin e Sciaudone, mentre Odjer (dopo un inizio in salita) è riuscito ad incidere nel centrocampo granata andando più vicino al gol con una conclusione dal limite alla mezzora. La palma del migliore in campo, però, spetta al difensore Bernardini che ha sorretto molto bene il reparto arretrato.
CINELLI SBAGLIA.La seconda frazione di gioco ha visto un Vicenza maggiormente propositivo e più in palla rispetto al primo tempo. Si è mangiato però, dopo appena 3’, un gol che sembrava già fatto con Cinelli (che da pochi passi non è riuscito a ribadire in porta un tiro calciato sbilenco di Lanerone). Poi ha perso con il passare del tempo quella brillantezza che sarebbe servita per chiudere la partita in proprio favore. A discapito di una Salernitana che, schiacciata sulla propria metà campo, ha approfittato degli sbandamenti difensivi vicentini per disimpegnarsi sempre con grande ritmo e molta precisione. Insomma, a tirar delle somme un pareggio giusto, per due squadre rimandate in settimana da altre due sfide delicate, che diranno molto sul futuro e sulle ambizioni di entrambe.
Corriere dello Sport