Alessandro Tullio parla dell’ attacco: “Anche l ‘attacco fa sognare a fine novembre”

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Gonzalo Higuain, il più grande. Gonzalo Higuain. E’ il risultato della misteriosa equazione che lega il Napoli alla testa della classifica. E’ il valore assoluto di una formula che mette in relazione il bel gioco con il risultato. Gonzalo Higuain è il risultato di un una squadra che diventa un tutt’uno di fortuna e fatica, di corsa e di spettacolarizzazione di un risultato che premia oltre misura un Napoli che smette di esserci nell’ultima mezzora e si consegna all’Inter. Due goal del Pipita consegnano il privilegio di un aritmetica strana perchè conduce al sogno di fine novembre. Un sogno appena sussurrato di una classifica osservata fino alle 21,04 dal basso. E’ il salto quantico. Quel salto che la fisica non contempla ma nello stesso tempo non esclude. Il Napoli esiste e si rivela quando nel primo tempo le gambe lo sorreggono e sciorina un calcio che sa controllare un’aggressiva Inter che mai riesce a dare più di un pensierino al Napoli. Il Napoli esiste nel gioco e si rivela subito quando Higuain alle 21.06 la mette dentro cambiando il destino di una partita che l’Inter è costretto a ripensare con tutte le conseguenze del dopo. Il secondo tempo quando il Napoli da i primi segni del calo c’è ancora Higuain che si rivela sul 2-0. Sembra fatta ma quando accorciano i nerazzurri sono i due goal di Higuain che tengono aggrappati il Napol con le unghie ad un risultato che che sembra svanire da un momento all’altro cosi come la vetta. E’ qui che Higuain si rivela ( indirettamente) la terza volta perchè sfiora anche il goal con l’ultima goccia di energia che gli rimane. Miracolo di Handanovic, non il primo in questa stagione. Tutto il resto che scivola intorno ad Higuain fa da cornice. Una cornice di lusso, sia chiaro. Perchè Callejon lotta e corre cosi come Insigne senza dimenticare n Hamsik che macina gioco e chilometri nonchè idee finchè ha fiato nei polmoni. E’ l’eggregore di tutto un Napoli che sa condensarsi e fondersi in attesa di Higuain che si rivela in una notte stellata che capovolge lo stivale in un colpo solo, anzi due. Dall’Argentina arriva la lieta novella. Dall’argentino arriva la speranza che sa di certezza che consuma il sogno ogni attimo dei novanta minuti trasformandolo in tanti frammenti di realtà che vanno a ricongiungersi in ogni attimo dei novanta minuti. Partita perfetta anche nella sofferenza originata da mente e gambe che semplicemente non esistono più. Rimane il cuore, quello che batte forte di un Napoli che fa si che Higuain sia ancora luce in una serata di forte emozioni.

Factory della Comunicazione

A cura di Alessandro Tullio

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