Bonolis: «Mia madre è campana, amo Napoli e Totò, ma vince l’Inter»
E’ la vigilia di Napoli-Inter, che non sarà la sfida scudetto, ma è una partita per cui l’attesa e l’ansia sono già alle stelle…Il botta e risposta dei protagonisti è cominciato, tra battute pesanti ed esagerazioni giornalistiche, tra complimenti vari e suonate di carica…Un tifoso nerazzurro, ma con tanto d’anima partenopea, Paolo Bonolis, ne parla…
E allora signor Bonolis, prima di affrontare l’argomento calcistico vorrei chiederle un attimo il perché di questa sua affinità elettiva col napoletano. «Amo Napoli e la lingua napoletana. Ho un’anima campana! Sono figlio di una salernitana e quand’ero piccolo mia nonna mi parlava solo in salernitano stretto. O imparavo o non capivo niente. Poi ho visto tutti i film di Totò».
Quindi è proprio amore? «Sì sì, ci vengo anche per le vacanze con mia moglie. A Amalfi».
Vabbè, basta con questi sentimentalismi. Domani è guerra! «Ma no, Napoli-Inter è certamente una partita importante ma non decisiva».
Ah no? Quindi lei fa come Sarri, se le dicono che Napoli-Inter è una sfida scudetto si mette a ridere? «Assolutamente! C’è ancora tanta strada da fare! Certo, sarà una partita bellissima, tra due squadre che esprimono un gioco brillante».
Brillante? Ma chi, l’Inter? «Sì, ok, diciamo che il Napoli è spumeggiante e l’Inter coriacea».
Ah ecco, mo’sì. Ma verrà al San Paolo? «Seh, magari! Io lavoro».
Vabbè, hai visto mai. Ma ci è mai venuto? «Sì, ma non a vedere il Napoli».
Uh Gesù! E cosa? «Un Roma-Inter che si giocava al San Paolo, pensi, per indisponibilità dell’Olimpico. Finì 3-3, ero con mio padre, un ricordo bellissimo».
Non mi faccio commuovere, andiamo al dunque. Higuain si deve mettere paura o no di Felipe Melo? Mica lo mena davvero? «Nooooo, quella è stata un’esagerazione giornalistica! Certo, calcisticamente parlando Melo non ha una bella reputazione, ha la fama da “duro” ma è chiaro che è una distorsione! E comunque di Higuain non si occuperà lui, tranquilli».
Ah, e chi? «Miranda o Murillo».
Appost. Allora dopo questa rassicurazione(?!) passiamo all’asse Napoli-Milano a livello di allenatori: uno ce l’avete mandato voi (Benitez); l’altro ve l’abbiamo mandato noi (Mazzarri). Da tifoso chi ha amato/odiato di più? «Benitez arrivava in un periodo oggettivamente difficile per chiunque. C’era stato il divorzio improvvisoe lacerante con Mourinho. Nonostante ciò però Rafa è riuscito a vincere un mondiale per club. Mazzarri invece credo si sia giocato tutto, e dunque anche il rapporto con la piazza, quando ha negato a Zanetti la possibilità di giocare il suo ultimo derby. Ottimo allenatore però: cauto e offensivo».
Poi è arrivato Mancini. «Ci voleva una sterzata!».
Senta, lei una volta ha detto che Thohir gestiva l’Inter ”come una provinciale” per via di questo fatto che sta (va) sempre attento ai conti. Ecco, dal momento che pure il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ci tiene assai al fair play finanziario secondo lei pure il Napoli è gestito come una provinciale? «Noooo, De Laurentiis è gagliardo!».
In che senso, scusi? «È un uomo di intrepida capacità imprenditoriale. Certo, il calcio non è il cinema ma mi pare stia facendo bene».
Quindi lei va a vedere il suo film di Natale? «Certo, così do il mio contributo per farvi comprare un grande campione e venderne qualcuno a noi».
E basta con questo fatto che Mancini vuole Mertens e Gabbiadini! Ma perché sempre i giocatori nostri volete? «A chi non piacerebbe avere Mertens o Gabbiadini in squadra?Certo, per averli bisogna che De Laurentiis li venda…».
Non ci voglio nemmeno pensare. Pronostico per lunedì? «Favorevole per l’Inter».
Azz e me lo dice così? «E mi ha chiamato lei, no? Se il buongiorno si vede da ”Il Mattino”…»
Fonte: Il Mattino