Insigne lancia la sfida: «Vogliono menare il Pipita? Prima lo devono prendere! Inter, a noi due in campo senza paura»

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Cappellino rosso, occhiali,lo sguardo vispo. Insigneall’aeroporto di Ostenda, qualcheminuto prima dell’imbarco per Capodichino, dispensa battute e scherza con i giornalisti a fine intervista ”invitando” in napoletano a ”caricarla”. Lorenzoha saltato per motivi precauzionali (leggero affaticamento muscolareal polpaccio) il match di Europa League contro il Bruges ma contro l’Inter ci sarà.

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Dopo i gol pesanti alla Juve, al Milan e alla Fiorentina ne prenota un altro all’Inter? «Per me lunedì non è importante chi fa gol, chiunque segna è uguale: l’importante è soltanto vincere».

Sì, ma alle grandi in campionato lei ha sempre fatto gol:segnare ancora lunedì al San Paolo sarebbe ancora più importante…«Ripeto, in questa partita non conta chi segna ma la vittoria. Il gol all’Inter può farlo anche Reina…».

L’Inter è prima in classifica: la sua candidata numero uno allo scudetto? «Se l’Inter è prima in classifica vuol dire che lo merita, parliamo di una grande squadra, forte, solida.Ma ovviamente è ancora troppo presto per i giudizi sulla lotta al vertice. Una cosa però è certa: noi vogliamo giocarcela con tutti».

Giocarvela con tutti per lo scudetto? «Adesso siamo secondi in classifica e vogliamo dare sempre il massimo: l’obiettivo è arrivare il più in alto possibile».

Melo e la frase che per fermare Higuain bisogna menarlo. Lei che dice? «Che lo devono prima prendere…».

Come sta vivendo da napoletano l’emozione di questo momento straordinario? Battendo l’Inter lunedì sareste al primo posto. «Lo sto vivendo con grande serenità. Finora stiamo facendo molto bene in campionato e c’è un grande entusiasmo: per me è sempre bellissimo pensare di poter regalare grandi emozioni ai napoletani».

Mai un anno magico come questo: record di gol, assist, rendimento sempre positivo.  Quanto può ancora crescere?«Quest’anno sto facendo grandi prestazioni grazie a Sarri che fin dal primo giorno in ritiro mi ha  dato grande fiducia e spero di ricambiarla sempre al meglio. Mi ha messo nel ruolo dove ho sempre preferito giocare e nel quale mi trovo più a mio agio. In ogni partita provo a dare il miglior contributo alla squadra».

Torniamo al match-scudetto del San Paolo:cosa teme di più dell’Inter di Mancini?«L’Inter può contare su tante soluzioni in attacco. Anche se la squadra di Mancini ha la migliore difesa del campionato, per me i loro attaccanti sono molto temibili .In campo, però, si va in undici contro undici e noi ce la giocheremo senza paura: poi vediamo alla fine chi sarà il migliore».

Se sente la parola maggio a cosa pensa: allo scudetto, alla finale di Europa League o a cos’altro «Adesso penso alla partita con l’Inter, questa è la prima cosa. Poi a dare sempre il massimo insieme alla squadra: l’obiettivo è arrivare a maggio il più in alto possibile».

Ha metabolizzato la delusione per l’esclusione dalla Nazionale? «Sono stato sempre sereno, fin dal primo momento. Penso che mister Conte sia stato chiaro: la sua è stata una scelta tecnica. Io devo solo pensare a dare il massimo in ogni occasione con il Napoli, a fare bene con la mia squadra per fargli cambiare idea».

Fonte: Il mattino

 

 

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