Una telefonata, quella del produttore cinematografico, che gli addetti ai lavori ben informati definiscono dai toni quasi appassionati, preludio di una imminente “proposta indecente”, da formulare se Marotta, non avesse immediatamente chiuso le orecchie, trincerandosi dietro la logica incedibilità momentanea di Rugani, forse non irrevocabile per i motivi di cui parleremo. D’altra parte, non c’è una sola ragione per cui il manager bianconero, tra i più esperti e scafati in circolazione, ad un mese e mezzo dall’inizio della finestra di mercato, con tante partite ancora da giocare, debba cominciare ad ascoltare offerte per un giocatore così richiesto. Da qui fino a Gennaio, Rugani, per “colpa” o per “merito” del giudice sportivo o del medico sociale, potrebbe anche improvvisamente tornare utile alla Juventus ed esplodere ai livelli di cui è portatore sano di potenzialità. Ma torniamo alla telefonata di De Laurentiis. Il mio ex presidente, se Marotta gli avesse concesso lo spazio, con il suo modo, a volte, provocatorio e diretto, probabilmente gli avrebbe detto: “A Peppì … li vuoi venti milioni per Rugani?”. Questo perché il Dela, su Rugani, è caldo davvero, anzi bollente, infiammato a dovere da mastro Sarri, che di Daniele è il vero mentore. La iniziale e logica chiusura di Marotta, non è bastata, né basterà a fermare il presidente partenopeo che, come è solito fare con i migliori registi ed attori da ingaggiare per i suoi film di Natale, continua e continuerà un corteggiamento incessante sulla Juve e sul calciatore. Il buon Giuntoli, delegato a marcare costantemente i dirigenti bianconeri e Rugani, quasi ogni mattina augura telefonicamente il buongiorno a Fabio Paratici e misura certosinamente la temperatura in casa bianconera, pronto a riferire a De Laurentiis. Il ds napoletano, naturalmente, non trascura neanche l’agente di Rugani, quel Davide Torchia, ex portiere dalle scapole alate, bravissimo manager, con un impareggiabile fiuto per i giovani calciatori in procinto di esplodere. Fonte: calciomercato.it