Nel calcio come nella vita, si sa, spesso e volentieri le parole lasciano il tempo che trovano e i risultati, fanno cambiare idea molto velocemente. E’ proprio il caso di dirlo per Massimo Ferrero che ha esonerato Walter Zenga dopo appena 12 giornate di campionato. Si ricorda su calciomercato.it. Un esonero che stride con le parole pronunciate dal patron blucerchiato solamente lo scorso 12 giugno, il giorno della presentazione di Zenga come nuovo allenatore della Sampdoria dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic: “Zenga è un grande allenatore e un grande motivatore, è l’unico che mi ha convinto – dichiarò Ferrero in conferenza stampa – Sono favorevole alla continuità delle persone, credo che l’esonero faccia male solo alle saccocce dei presidenti, quindi sosterrò Zenga fino alla morte“. Una vera e propria promessa di matrimonio duraturo infranta molto presto da Ferrero che ha sollevato Zenga dal ruolo di tecnico della Sampdoria e fa la corte a Montella per sostituirlo.