La Gazzetta valuta ogni azzurro in tutti i dettagli: si salvano in due

Difesa tutta da rivedere

By Simona Ianuale il Feb 24, 2025 - 14:20:00

Factory della Comunicazione

Non è il primo colpevole sul gol, ma, quando intuisce che Rrahmani sta per passare indietro, dovrebbe coprire meglio.

Il nervosismo del capitano è quello di una squadra che soffre la pressione. Si lascia sfilare Diao sul gol. Poca spinta.

Quel passaggio indietro senza guardare la porta è folle e avvelena la partita. Potrebbe redimersi nel finale, ma tira a lato.

Soffre la mobilità di Nico Paz. Prova a impostare e a lanciare lungo. Legge in ritardo il guizzo di Diao e non chiude.

Pessima idea la rimessa laterale a Rrahmani con un avversario in zona. Manca la solita pulizia tecnica in rifinitura.

Forse l’unica buona notizia in riva al lago: debutto solido. Interdizioni, recuperi, incursioni, palleggio. Servirà.

Da un suo scippo nasce il gol di Raspadori, da una palla persa il 2-1 del Como. Tanta fatica in regia e tutti soffrono.

Butez gli nega il gol con un capolavoro, ma fa troppo poco in costruzione. Non si vive di sole aggressioni alla porta.

Recuperato all’ultimo, non può avere continuità d’azione. Un paio di buoni cross. Non basta e soffre tanto Strefezza.

Servito poco, ok. Ma non fa nulla per farsi servire e per liberarsi: 7 palloni giocati sono una miseria. Sponde: 0.

Tre gol, 4 presenze da titolare. La fame con cui sradica il pallone del gol a tanti compagni manca. Di questi tempi è Raspa d’oro.

In una mezz’oretta tocca più palloni di Romelu Lukaku (13), ma non ricava comunque nulla di utile per il Napoli.

Viene risparmiato perché diffidato. Quando entra, pensa più a evitare il giallo che a giocare. E il Napoli paga.

Ingresso pasticciato. Doveva portare il cambio di passo in fascia, invece perde palloni preziosi e costruisce poco.

Nell’intervallo di Napoli-Juventus parlò e tornarono in campo dei leoni. Stavolta, un calo. I cambi non hanno scalfito la scacchiera.

Fonte: La Gazzetta dello Sport